ROMA – Raddoppiata l’incidenza in sette giorni: sono stati raggiunti 1669 casi su 100mila. E’ quanto si evince dai dati forniti dall’Istituto superiore di Sanità-ministero della Salute che fanno riferimento al monitoraggio del 6 gennaio. Sale anche il tasso di occupazione di posti letto in area medica al 21,6% e in terapia intensiva al 15,4%. Si aggrava la situazione nella Provincia autonoma di Trento (27,8%) nelle Marche (23,9%) e nel Piemonte (21,7%) che registrano i valori più alti rispetto all’occupazione di posti letto nelle terapie intensive. Mentre in Val d’Aosta si registra la maggiore occupazione dei reparti di area medica con il 42,4% rispetto alla soglia 15%. Seguono altre Regioni: Liguria (34,2%) e Calabria (33,7%). Mentre i valori più alti dell’incidenza di casi Covid-19 sono registrati in Toscana (2680 casi per 100mila abitanti), Lombardia (2578,1) e Valle d’Aosta (2255,9).
Sale l’Rt
A sottolineare il peggioramento dei contagi, otre al raddoppio dell’incidenza, anche l’indide Rt che sale a 1,43 rispetto a1,18 della settimana precedente. Intanto l’Ordine dei medici della Campania lancia l’allarme: “Si rischia il codice nero negli ospedali”. Prosegue intanto la campagna vaccinale che ha raggiunto nelle ultime ore “il 90% della popolazione over 12 con almeno una dose, mentre l’86% della popolazione sempre over 12 ha completato il ciclo vaccinale”.
Sale il contagio tra i sanitari
Sempre secondo i dati dell’Istituto superiore di Sanità “siamo passati – spiega Antonio De Palma, presidente nazionale del Nursing Up – da 13.720 operatori sanitari contagiati ogni 30 giorni il 4 gennaio scorso, allo spropositato numero di 20.179 dopo soli 3 giorni, oggi 7 gennaio 2022. Praticamente 6459 operatori sanitari in più sono stati infettati in sole 72 ore, e quindi ben 5296 infermieri”