GERUSALEMME – La Procura generale di Israele è intenzionata a chiedere l’incriminazione per il premier Benjamin Netanyahu. A confermarlo è il procuratore generale Avichai Mandelblit. Quest’ultimo ha evidenziato che il primo ministro potrà difendersi in un’udienza prima che si provveda a formalizzare le incriminazioni.
La notizia era stata anticipata dai media
La notizia della volontà della Procura generale di incriminare il premier Netanyahu era stata anticipata dai media locali. Questi avevano reso noto che il procuratore generale Mandelblit aveva intenzione di incriminare il primo ministro. Poche ore dopo la conferma ufficiale da parte della Procura generale israeliana.
La replica del Likud: “E’ persecuzione politica”
Dura presa di posizione del Likud, il partito del primo ministro di Israele. Per il Likud l’incriminazione è una sorta di “persecuzione politica”. In una dichiarazione ufficiale i vertici del partito affermano: “La caccia alle streghe contro il premier è iniziata con un tentativo di attaccarlo per quattro casi di corruzione. Ancora prima dell’udienza, tre di essi erano crollati. Il restante crollerà ugualmente come un castello di carte, non appena il premier si confronterà con i testimoni dello Stato”.