MILANO – “La mafia punta a fare business con l’ambiente, un settore che da sempre fa gola alla criminalità. Le indagini di questi giorni dimostrano che rinnovabili e end of waste non ne sono esenti. Ma non abbasseremo mai la guardia e non permetteremo che accada”. Così il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, commenta gli arresti disposti oggi dalla procura di Palermo e il sequestro di otto società che operano nel campo delle energie rinnovabili. “Il mio impegno da ministro, così come l’impegno del Movimento 5 Stelle, è stato da sempre quello di contrastare l’illegalità e i fenomeni di corruzione. Fenomeni che bloccano l’economia e la crescita del nostro Paese, e fanno ammalare l’ambiente.
La promessa
” Saremo ancora più vigili – continua Costa – perché gli appetiti sono diventati più famelici. Queste dinamiche, questi giri oscuri vanno condannati apertamente – conclude Costa riferendosi anche all’inchiesta giornalistica di Fanpage. Non ci stiamo, e faremo sempre quanto in nostro potere per impedire ai corrotti, ai mafiosi, ai criminali, di mettere le mani sull’ambiente”.
LaPresse
Corruzione, Costa su arresti: “La Mafia prova a mettere le mani sull’ ambiente”
"La mafia punta a fare business con l’ambiente, un settore che da sempre fa gola alla criminalità. Le indagini di questi giorni dimostrano che rinnovabili e end of waste non ne sono esenti".