Corruzione e appalti truccati a Palma Campania NOMI E FOTO DEGLI INDAGATI

Il sindaco ai domiciliari

Corruzione e appalti truccati: arrestato il sindaco di Palma Campania, Nello Donnarumma. Terremoto giudiziario al Comune dell’area nolana. Donnarumma è ai domiciliari. Domiciliari anche per l’ingegnere Salvatore Felice Raia (responsabile del IV e V settore del Comune di Palma Campania). Divieti per la durata di un anno di contrattare con la pubblica amministrazione per gli imprenditori Antonio Nunziata, Angelo Miranda e Aniello Sorrentino. Divieti di dimora a Palma Campania riguardano l’architetto Monica Ventura (responsabile unico procedimento di affidamento del comune di Palma Campania), Nicola Borrelli (procuratore speciale per conto della catena di supermercati Md) e Luigia Barone (dipendente di un società coinvolta nelle indagini ritenuta dagli inquirenti elemento di collegamento tra la ditta e i dipendenti comunali indagati).

Misure cautelari per 8

Complessivamente sono 19 le persone iscritte nel registro degli indagati della Procura di Nola. Il blitz porta la firma dei carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna, che ieri hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal gip del Tribunale di Nola (dottoressa Teresa Valentino), su richiesta della locale Procura, nei confronti degli otto indagati a carico dei quali, a vario titolo, si è ravvisata la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in ordine a reati di corruzione, turbata libertà degli incanti, falso in atto pubblico, depistaggio e subappalto non autorizzato.

Fari puntati sulle procedure di gara

Il provvedimento cautelare costituisce l’epilogo di articolate attività di indagine, condotte tra il 2021 e il 2022 dal Nucleo Investigativo con l’ausilio della stazione di Carbonara di Nola, che hanno consentito di svelare la gestione irregolare del citato ente locale, connotata dal sistematico asservimento dei pubblici poteri ad interessi particolaristici e di natura clientelare. In particolare, le investigazioni hanno consentito di raccogliere plurimi elementi indiziari circa lo svolgimento illecito di svariate procedure di gara, quali quelle aventi ad oggetto la manutenzione stradale, la cura delle aree verdi, i lavori di ristrutturazione presso taluni edifici scolastici e le operazioni di carotaggio su fondi interessati dallo sversamento di rifiuti, come l’elargizione dei bonus per il Covid.

Gli indagati a piede libero

Le procedure sarebbero state turbate in modo da predeterminarne l’esito in favore degli imprenditori aggiudicatari, spesso identificati in figure gradite alla componente politica del Comune, che risulterebbe avere esercitato la propria indebita ingerenza nella sfera discrezionale dei dirigenti preposti agli uffici competenti. Gli elementi acquisiti hanno indotto, inoltre, il gip Valentino a ravvisare la configurabilità di molteplici episodi di corruzione in cui l’asservimento della funzione pubblica, correlata all’aggiudicazione di appalti di lavori, servizi e forniture, avrebbe avuto luogo in cambio di denaro o altre utilità e, fra l’altro, verso il tornaconto di carattere elettorale connesso all’assunzione, da parte degli imprenditori beneficiari dell’appalto, di soggetti segnalati dai pubblici ufficiali. Misure rigettate per Giulio Biondi, Domenico De Nicola, Pasquale Festino, Carmine Greco, Emilio Guadagno, Fabrizio Nunziata, Vincenzo Piccolo, Alfonso Pignataro, Pasquale Sorrentino e Carlo Di Lucia, che restano indagati a piede libero.

Richiesta di rettifica

Ci scrive l’avvocato Vincenza Padovano la quale ci chiede la pubblicazione della seguente rettifica: “In qualità di legale dell’arch. Domenico De Nicola vi invito e diffido a rettificare l’articolo pubblicato dal Vs. quotidiano in data 10 gennaio 2024 afferente le indagini  per corruzione e per appalti truccati a Palma Campania nella parte in cui veniva erroneamente riportato il nome dell’Arch. Domenico De Nicola tra i presunti indagati a piede libero essendo lo stesso completamente estraneo ai fatti oggetto di indagine.  A tal proposito è doveroso sottolineare che le indagini de quo vertono su fatti presuntivamente avvenuti nel periodo 2021/2022, anni in cui il mio officiato non era più in servizio presso predetto Ente“.

La replica di Cronache

Confermiamo che De Nicola Domenico, nato a Nola il 18.3.1973, risulta indagato nel procedimento penale di cui al presente articolo, in qualità di responsabile pro tempore del IV settore del Comune di Palma Campania, nonché di responsabile unico del procedimento, unitamente a Biondi Giulio, Di Lucia Carlo e Greco Carmine in qualità di membri della commissione giudicatrice, Sorrentino Michele e Sorrentino Pasquale nelle rispettive qualità di legale rappresentante e direttore tecnico della Gemis Srl e Sorrentino Aniello nella qualità di professionista investito della redazione dell’offerta tecnica e di operatore economico sostanzialmente incaricato dell’esecuzione dei lavori, per le ipotesi di reato previste e punite dagli articoli 110 e 353 commi 1 e 2 del codice penale (turbata libertà degli incanti in concorso), in quanto secondo la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola, pm Francescapaola Colonna Romano, in concorso fra loro avrebbero turbato la regolarità della gara nei pubblici incanti, a firma dell’architetto De Nicola, avente ad oggetto i lavori di “completamento, adeguamento funzionale ed energetico” dell’Istituto Comprensivo “Vincenzo Russo” in via Macello.

Secondo la Procura, una volta attivato il soccorso istruttorio con riferimento a entrambe le società che avevano presentato offerta, ovvero la Cavi Costruzioni Sas e la Gemis Srl, De Nicola e i commissari di gara, mediante “reiterati e ingiustificati accessi alla piattaforma telematica Cuc di Palma Campania”, avrebbero constatato che, entro il termine di scadenza perentorio delle ore 12 del 2 settembre 2019, la Gemis Srl non avrebbe provveduto a depositare tutta la documentazione richiesta. I membri della commissione, sempre secondo le risultanze investigative, avrebbero omesso di riunirsi senza redigere alcun verbale. Sorrentino Michele e Aniello, preso atto che la documentazione depositata a seguito dell’attivazione del soccorso istruttorio non era completa, avrebbero quindi integrato il deposito in data 5 settembre 2019, giustificando il ritardo con un asserito malfunzionamento della piattaforma Cuc di Palma Campania, che però non sarebbe documentato.

Con verbale del 9 settembre del 2019, i commissari di gara avrebbero attestato falsamente che la seduta fissata per il 2 settembre non si fosse tenuta “a causa dell’impedimento addotto da uno dei componenti della commissione, senza specificarne l’identità e mancando di allegare qualunque documentazione in ordine alle ragioni dell’assenza”. Dopodiché, preso atto che la Gemis Srl aveva integrato la documentazione richiesta in due fasi e, in particolare, avesse depositato tutti gli atti richiesti il successivo 5 settembre 2019, avrebbero omesso di escludere la società stessa dalla procedura, derogando così alla perentorietà del termine fissato per l’adempimento alle istanze di soccorso istruttorio e giustificando la scelta con la circostanza che il tempo concesso per adempiere alle richieste di integrazione documentale fosse eccessivamente breve.

Questa la ricostruzione al vaglio degli inquirenti, fermo restando che, come specificato nell’articolo di Cronache, Domenico De Nicola e tutte le altre persone menzionate nell’articolo sono persone indagate e quindi sono da ritenersi innocenti rispetto alle ipotesi di reato descritte, fino a eventuale sentenza di condanna passata in giudicato.

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