I finanzieri del Comando Provinciale di Milano, nell’ambito di un’attività di indagine coordinata dal pm Bruna Albertini della Dda di Milano, stanno dando esecuzione ad un sequestro di prevenzione, nei confronti dell’imprenditore bergamasco Pierino Zanga per beni del valore di circa 4,5 milioni di euro. Tra questi figurano anche 13 fabbricati e 27 terreni nelle province di Bergamo e Brescia – gran parte dei quali di proprietà di una società di capitali riconducibile al destinatario del provvedimento – oltre al capitale sociale e del patrimonio di una società proprietaria di un’azienda operante nel settore della ristorazione ed organizzazione eventi, concessa in affitto a terzi (non coinvolti).
Il costruttore, al termine dell’operazione denominata ‘Underground’, è stato definitivamente condannato per i reati di associazione per delinquere, trasferimento fraudolento di valori, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, bancarotta fraudolenta e reati di natura fiscale.
Insieme alla moglie, al termine di un secondo filone di indagine, è stato altresì condannato, in via definitiva per fatti di riciclaggio, perché a seguito di rogatoria internazionale, sono state confiscate somme di denaro per 1,4 milioni di euro, provenienti dai suddetti delitti, ripulite mediante trasferimento su un conto corrente acceso presso un istituto di credito sito alle Bahamas, intestato ad una società di diritto panamense e alimentato da flussi finanziari provenienti da rapporti bancari svizzeri. L’indagato, inoltre, utilizzando provviste finanziarie di provenienza illecita, avrebbe acquisito un cospicuo patrimonio immobiliare, sia per il tramite di una società intestata al coniuge che attraverso un’altra società detenuta, in maggior parte, da un soggetto giuridico di diritto estero, con sede negli Emirati Arabi Uniti.
(LaPresse)