NAPOLI – Manifestazione anti G7: ‘jatevenne’. Poche decine di persone, in prevalenza studenti ieri sono scesi in strada per dire no al G7.
Un corteo ha attraversato il centro storico.
Tanti studenti, ma anche lavoratori. Hanno protestato pacificamente nella centralissima via Toledo, a poche centinaia di metri da Palazzo reale, dove erano in corso i lavori del vertice dei ministri della Cultura.
Sul posto presente un ingente schieramento delle forze dell’ordine, mentre l’area intorno a Palazzo reale era stata transennata e interdetta al passaggio. Ai passanti hanno distribuito dei volantini con la scritta “Jatevenne”, andate via.
Una manifestazione di protesta pacifica contro il G7 della Cultura nel cuore di Napoli, che ha fatto rumore. Una cinquantina tra studenti, attivisti di collettivi organizzati e centri sociali ha sfilato lungo le strade del centro partendo da largo Berlinguer e raggiungendo piazza Trieste e Trento, chiusa al traffico e al passaggio pedonale, secondo quanto previsto dal dispositivo di sicurezza. Qui i manifestanti hanno srotolato un tappeto rosso alludendo “alla passerella politica in corso a Palazzo Reale”.
Cori contro il neo ministro della Cultura Alessandro Giuli e anche contro il ministro della Difesa Guido Crosetto, a tal proposito gli attivisti hanno annunciato una mobilitazione anche in occasione del G7 della Difesa in programma a Napoli dal 18 al 20 ottobre. Ieri è stata una giornata al cardiopalmo per le forze dell’ordine, che hanno schierato decine di pattuglia intorno a via Toledo. “Fuori il G7 dalla città”. Con questo slogan un gruppo di manifestanti ha protestato contro l’arrivo del summit a Napoli, mostrando lo striscione “Di nazi… in peggio. Ma quale cultura nel Paese della censura”. Il corteo aperto da uno striscione, esposto da ‘Laboratorio Insurgencia’, che recita ‘Contro neofascismo, G7, genocidio, guerra globale’. Raggiunta piazza Trieste e Trento, chiusa al traffico e al passaggio pedonale, i manifestanti hanno srotolato una sorta di Red Carpet (foto a destra).
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