COURMAYER (LaPresse) – Courmayeur, frana in Val Ferret: trovata una seconda vittima. E’ stata ritrovata una seconda vittima della frana che ha travolto alcune auto lungo una strada in Val Ferret, a Planpincieux, nel Comune di Courmayeur. Lo comunica infatti la Regione Valle d’Aosta. Il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi, ha incontrato questa mattina presso il COC – Centro operativo comunale il presidente della Regione, Nicoletta Spelgatti. E quindi tutte le componenti del sistema di protezione civile regionale. Ma anche le forze dell’ordine per valutare la situazione. Proseguono le operazioni di ricerca per verificare che non vi siano altre persone coinvolte.
Il sindaco di Courmayer ha emanato un’ordinanza di evacuazione
Il sindaco di Courmayeur ha emanato l’ordinanza di evacuazione della Val Ferret. Per consentire infatti agli operatori del soccorso un più agevole intervento con l’ausilio delle forze dell’ordine si sta procedendo. Anche attraverso colonne mobili, all’evacuazione di tutti coloro che si trovano a valle della frana.
Tre elicotteri stanno sorvolando la zona
Tre sono gli elicotteri (2 di protezione civile e 1 della guardia di finanza) che stanno sorvolando la zona per monitorare gli interventi. Che infatti devono essere posti in essere da parte delle ditte incaricate dalla Regione per i lavori di messa in sicurezza della zona.
La collaborazione della Regione
Il presidente della Regione, Nicoletta Spelgatti, nel corso dell’incontro ha confermato al sindaco di Courmayeur la massima collaborazione della Regione e il pieno supporto del sistema di protezione civile con la messa a disposizione delle energie e dei mezzi per far fronte alla gestione dell’evento e al ripristino della sicurezza e normalità. Nel corso della riunione è stato confermato che la criticità è legata alla zona colpita dalla colata detritica e non vi sono controindicazioni per chi vuole affrontare il Tour du Mont-Blanc nella parte alta della vallata.
Dieci giorni per la rimozione dei detriti
Il personale della Struttura operativa Assetto Idrogeologico dei bacini montani ha valutato infatti in circa 10 giorni i lavori per la rimozione del materiale detritico, che in una primissima stima è stato valutato in circa 25mila metri cubi. La parte che necessita di interventi di disalveo ha una lunghezza di circa 700 metri.