ROMA – Cala ancora la curva del Covid in Italia: l’incidenza non supera i 29 casi ogni 100 mila abitanti, scende il numero di ricoveri e contagi, e risulta positivo lo 0,5% dei tamponi.
Dal monitoraggio settimanale dell’Iss emerge un “rischio moderato” per Marche, Molise e Valle D’Aosta, mentre per le restanti regioni e province autonome il rischio viene considerato “basso”.
L’incidenza “è tra le più contenute in Europa” – evidenzia il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro -. E il “virus decresce in tutte le regioni e in tutte le fasce di età”.
Nella giornata di venerdì si registrano 2.732 nuovi contagi e 42 decessi, mentre scendono i ricoveri in area medica (-34) e in terapia intensiva (-2). Attualmente sono 2445 i primi e 357 i secondi, con un tasso di ospedalizzazione passato in una settimana dal 4.6% al 4.1%.
Per quanto riguarda le scuole, a un mese dalla riapertura, sul fronte epidemiologico non ci sono segnali di allarme, assicura il direttore della prevenzione presso il ministero della Salute Gianni Rezza, ma la situazione “viene monitorata con molta attenzione”.
Sul fronte vaccini, superato l’80% di over 12 immunizzati, si punta a quota 90%: per raggiungere la cosiddetta ‘immunità di comunità’ è necessaria una percentuale maggiore di vaccinati rispetto a quanto detto un anno fa, spiega Rezza, aggiungendo che “è difficile ora definire la soglia di vaccinati al di sopra della quale potremo togliere le mascherine e stare tranquilli anche al chiuso”.
Sono ancora quasi 8 milioni gli italiani over 12 senza alcuna copertura vaccinale e tra di essi ci sono 2.868.666 di over 50. Nel dettaglio, secondo il report settimanale diffuso dalla struttura del commissario all’emergenza generale Francesco Paolo Figliuolo, il 78,51% della popolazione tra i 50 e i 59 anni ha ricevuto almeno una dose, mentre l’81,95% ha completato il ciclo vaccinale. (LaPresse)