MILANO – Sono 6.860 i nuovi casi di Coronavirus in Italia, quasi mille in meno rispetto a ieri quando i casi rilevati si erano attestati a quota 7.826. Sale così ad almeno 4.524.292 il numero di persone che hanno contratto il virus virus dall’inizio dell’epidemia nel febbraio del 2020.
Gli italiani in cura per il Covid-10 morti nelle ultime 24 ore sono 54 (ieri sono stati 45), per un totale di 129.056 dall’inizio dell’epidemia. Le persone guarite o dimesse sono complessivamente 4.255.808, ovvero 5.494 in più rispetto a ieri.
Le persone attualmente positive, invece, risultano essere in tutto 139.428, pari a 1.310 in più (+1.061 il giorno prima). Questo lo scenario che emerge dal bollettino diffuso dal ministero della Salute, con un tasso di positività che, a fronte di 293.464 tamponi effettuati – +27.984 rispetto a ieri quando erano stati 265.480- scende al al 2,3%. Ieri era 2,9%.
Stabile anche la pressione sugli ospedali: i posti letto occupati nei reparti Covid ordinari sono 3 in meno rispetto a 24 ore fa, per un totale di 4.111 ricoverati, mentre in terapia intensiva c’è lo stesso numero di pazienti rispetto al giorno precedente: il totale dei malati più gravi è 511, con 42 ingressi in rianimazione.
Continua a pieno ritmo al campagna vaccinale
Per gli over 60, viste le numerose reazione avverse del vaccino AstraZeneca, Aifa dà il via libera alla vaccinazione eterologa, attestando che per evitare reazioni avverse “si può procedere al richiamo con un vaccino a m-RNA”. Per i più giovani, invece, si profila il problema di come controllare la diffusione del virus alla riapertura dell’anno scolastico. E c’è chi caldeggia , come il leader della Lega Matteo Salvini, un maggiore dei tamponi salivari per individuare potenziali positivi al virus.
“Chiedo a gran voce il sì all’utilizzo di test rapidi salivari, gratuiti, per permettere a nostri ragazzi di tornare a scuola a settembre”, dice Salvini a margine di un incontro politico a Pinzolo (Trento). I dubbi sulla validità di questo metodo diagnostico, però, sono tanti. Sebbene in Italia siano usati, non sono idonei per ricevere il Green pass. E come ha chiarito una circolare del 14 maggio scorso, pur essendo “uno strumento utile per il monitoraggio e controllo dell’infezione in ambito scolastico”, da “alcuni studi pubblicati nel 2020” emerge che hanno “sensibilità comprese tra il 53 e il 73%”.(LaPresse)