Covid, allerta Omicron: disposti più tracciamenti. Primo caso in Campania

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse

ROMA – L’allerta per la variante Omicron arriva anche in Italia, con un primo caso accertato in un paziente, residente in Campania, rientrato dal Mozambico e atterrato a Milano. Il genoma è stato sequenziato presso l’ospedale Sacco e l’Istituto superiore di sanità fa sapere che il paziente, vaccinato contro il Covid, è in buone condizioni di salute, così come i suoi parenti, in isolamento in Campania. Allo stato, si legge in una nota, non sono stati identificati contatti positivi in Lombardia.

Era solo questione di tempo, ma il primo caso diagnosticato accresce i timori sulla nuova ondata pandemica, con il ministero della Salute che corre ai ripari, raccomandando alle regioni di “rafforzare e monitorare le attività di tracciamento e sequenziamento”.

Il timore, si legge nella circolare del ministero, è “che l’elevato numero di mutazioni della proteina spike possa portare a un cambiamento significativo delle proprietà antigeniche del virus”.

Intanto tutte le operazioni di screening sono complicate dall’aumento dei casi, con un tasso di tamponi positivi che supera ormai stabilmente il 2%. Oggi in Italia si registrano 12.877 nuovi contagi e 90 decessi, con 4.826 ricoveri (+78) e 624 terapie intensive (+18).

Le regioni chiedono maggiori controlli sui trasporti e alle frontiere, mentre si guarda con preoccupazione ai dati delle ospedalizzazioni che, sebbene lentamente, sono in costante crescita. Lunedì il Friuli Venezia Giulia tornerà, prima regione in Italia, in giallo, e su richiesta del governatore Massimiliano Fedriga, verranno attivate le nuove norme legate al cosiddetto super green pass, con una settimana di anticipo rispetto al resto del Paese.

Dal Lazio il presidente Nicola Zingaretti vuole una stretta con “immediati provvedimenti di controllo alle frontiere” e “contenimento dei flussi di ingresso verso l’Italia”, mentre l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato lavora per attivare il tracciamento su tutti i rientrati dalle zone interdette negli ultimi 15 giorni. In diverse città tornano le mascherine anche all’aperto, nelle vie dello shopping, e la campagna vaccinale coordinata dal generale Francesco Paolo Figliuolo punta a una nuova accelerata, fatta anche di open day, sulle terze dosi che hanno raggiunto quota 5,7 milioni.

D’altronde è ormai dimostrato il calo dell’efficacia della protezione fornita dai sieri che, sui contagi, scende in 6 mesi dal 72 al 40%, pur rimanendo alta nei confronti della malattia grave. Infine bambini sotto gli 11 anni, ribadisce l’Iss, proprio perché ancora non vaccinabili, sono in percentuale tra i più colpiti dalla nuova ondata pandemica e c’è attesa per l’autorizzazione alle immunizzazioni over 5 che dovrebbe arrivare la prossima settimana. (LaPresse)

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