Covid: balzo ricoveri in Italia, incognita Consulta sui no vax

Foto Cecilia Fabiano / LaPresse Nella foto: gli operatori sanitari al lavoro nel reparto Covid

Nuovo balzo dei ricoveri Covid in Italia: in una settimana i pazienti sono cresciuti del 19,5%. La rilevazione del 29 novembre effettuata tra gli ospedali sentinella aderenti alla rete Fiaso evidenza un significativo incremento dei ricoverati con infezione da Sars-Cov-2. Si tratta della seconda settimana di crescita a due cifre: già nel report del 23 novembre era stato registrato un rialzo del 24%.

In particolare aumentano del 20% i pazienti nei reparti Covid ordinari mentre le terapie intensive registrano un aumento più ridotto pari al 9%. Tornano a crescere i numeri per la seconda settimana consecutiva proprio nel giorno più importante per ‘pro vax’ e ‘no vax’ della penisola: la Corte Costituzionale ha terminato nel pomeriggio la maxi udienza pubblica sull’obbligo vaccinale del personale sanitario e non. All’attenzione della Consulta sono giunte, dopo due anni di polemiche, 11 ordinanze sollevate da vari tribunali – da Catania a Brescia – ma anche dal Tar della Lombardia in cui giudici avevano sollevato più di un dubbio sulla legittimità costituzionale sulla sospensione dal servizio e relative sanzioni come la privazione dello stipendio di lavoratori non vaccinati.

C’è tanta attesa per la decisione dei giudici supremi che arriverà probabilmente nelle prossime 24 ore con cui dovranno finalmente dare il là a una vera e propria ‘giurisprudenza del covid’ fondata sulla massima Carta con cui sciogliere alcune delle riserve che hanno polarizzato il Paese dal febbraio 2020 in poi: potevano i governi Conte-bis prima e Draghi poi utilizzare una normativa emergenziale per provvedimenti restrittivi della varie libertà, alcune costituzionali, sostengono gli avvocati dei casi, anche con atti amministrativi come i Dpcm? In attesa della decisione rimangono i numeri della pandemia in queste settimane di autunno: sempre per la Fiaso sono complessivamente 22 i pazienti sotto i 18 anni ricoverati ‘Per’ o ‘Con’ Covid, nei quattro ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali sentinella.

Questa settimana ci sono tre bambini, nella fascia tra i 0-6 mesi, in rianimazione ‘Per’ Covid, mentre da diverse settimane tale reparto era rimasto privo di pazienti con sindromi respiratorie e polmonari. Per i mesi a venire l’impegno contro il Covid non è certo esaurito: la Commissione europea ha fatto sapere di voler investire fino a 80 milioni di euro nei progetti ‘Covid-19 Vaccines 2.0’ per promuovere lo sviluppo di vaccini di nuova generazione, con l’obiettivo di trovare tecnologie promettenti che possano essere utilizzate oltre il Covid-19.

In Italia, la Legge di Bilancio in discussione alla Camera dei Deputati, stanzia per ora 650 milioni nel 2023 per l’acquisto eventuale di vaccini contro il Sars-Cov-2 e di farmaci per la cura dei pazienti positivi, nell’ambito di un articolo della finanziaria che adegua il livello di fabbisogno del Servizio sanitario nazionale: +2,1 miliardi di euro quasi tutti per far fronte all’aumento dei prezzi dell’energia.(LaPresse)

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