Covid, calano i casi: altri 334 morti e oltre 10 mln i guariti. Iss: “Fase di chiara decrescita”

Foto Claudio Peri/ LaPresse/ POOL Ansa in foto il portavoce del Cts, Silvio Brusaferro, durante la conferenza stampa presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio

MILANO – Continuano a calare i contagi Covid in Italia mentre è in lieve salita il numero dei morti e il Paese supera i 10 milioni di guariti. I dati del ministero della Salute certificano quella che il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro definisce una “fase di chiara descrescita”.

Qualcosa migliora insomma, come dimostra il passaggio della Sicilia da arancione a giallo, ma la morsa della pandemia si fa ancora sentire come evidenzia al contrario il passaggio del Molise da bianco a giallo. I dati del bollettino confermano dunque un calo dei casi con 67.152 nuovi contagi contro i 75.861 di ieri e un calo anche del tasso di positività al 10,1% con 663.786 tamponi.

In leggero aumento purtroppo i decessi che si attestano a 334 contro i 325 del giorno prima e un totale delle vittime da inizio pandemia a 150.555. Salgono invece a oltre 10 milioni i guariti: con l’incremento odierno di 129.293 sono infatti 10.089.429 gli italiani che si sono negativizzati.

Altro dato positivo è quello dei ricoveri: -57 il saldo delle terapie intensive con 100 nuovi ingressi e 1.265 ricoverati. In netta discesa anche i ricoveri in reparto a -530 con un totale di 16.824 pazienti ospedalizzati.

La variante Omicron è ancora oggi quella predominante: secondo l’indagine rapida condotta dall’Iss e dal ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler, al 31 gennaio scorso la variante era stimata al 99,1%, con una variabilità regionale tra il 95% e il 100%, mentre la Delta era allo 0,9% del campione esaminato (range: 0% -5%). Un dato che va letto alla luce delle parole di Brusaferro che ricorda come “con la variante Omicron è possibile il fenomeno della reinfezione. Malgrado la decrescita dei casi, rimane comunque forte l’impatto sui servizi territoriali e assistenziali”.

Intanto, il Paese vive le sue prime libertà: primo giorno senza obbligo di mascherine all’aperto e con le discoteche che tornano a ripopolarsi. Segni che forse il cammino verso una ritrovata normalità è iniziato.(LaPresse)

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