Covid, Costa: “L’obiettivo è convivere con il virus”. Il ministro Speranza: “Siamo ancora dentro la partita”

L'idea del sottosegretario: "Chi è positivo e asintomatico potrà evitare isolamento e quarantena”

Covid-19 in Italia (Foto Mauro Scrobogna /LaPresse)

ROMA – “Obiettivo convivere con il virus – ha spiegato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa – e convivere significa, a mio avviso, prendere anche in considerazione l’ipotesi che chi è positivo e asintomatico possa evitare isolamento e la quarantena”. Ma, ha aggiunto, “è un ragionamento che andrà fatto più avanti, ma prima o poi dovremo porci il problema, altrimenti rischiamo di ribloccare il Paese. Oggi abbiamo non solo positivi asintomatici che sono in casa a fare la quarantena ma anche inconsapevolmente sono in giro”.

Presa di coscienza

Costa ha spiegato anche che “convivenza significhi prendere atto che siamo in una fase endemica. Ovviamente, dobbiamo attendere che passi questo momento di innalzamento dei contagi, che fortunatamente non sta producendo una pressione sui nostri ospedali, dove i numeri sono ancora ampiamente sotto controllo. Credo – ha poi concluso – che dobbiamo veicolare correttamente prudenza e senso di responsabilità e non messaggi di allarmismo e di paura”.

Corrente opposta

Altro fronte, invece, quello del ministro della Salute, Roberto Speranza: “La sfida della pandemia è ancora aperta – ha sottolineato – anche i dati questi giorni ci indicano che siamo ancora dentro questa partita, pur avendo strumenti che ci mancavano negli anni precedenti, nella prime fasi di battaglia contro il Covid. In questa fase nuova della sfida, abbiamo oggettivamente condizioni diverse, con cui possiamo provare ad aprire una stagione diversa di investimenti. La vera sfida è trasformare la più grande crisi vissuta negli ultimi decenni in una possibilità di ripartenza per le politiche della salute”.

Le imperfezioni

E’ quanto ha denunciato il docente di Statistica medica dell’Università di Milano, Carlo La Vecchia, secondo il quale “ci sarebbero quasi 2 milioni di casi non registrati. Il 5% della popolazione avrebbe contratto il virus. Ondata estiva decisamente singolare – ha sottolineato –  bisogna risalire alla prima ondata della spagnola”.

“Credo che convivenza significhi prendere atto che siamo in una fase endemica. Ovviamente – ha aggiunto Costa – dobbiamo attendere che passi questo momento di innalzamento dei contagi, che fortunatamente non sta producendo una pressione sui nostri ospedali, dove i numeri sono ancora ampiamente sotto controllo. Credo – ha aggiunto – che dobbiamo veicolare correttamente prudenza e senso di responsabilità e non messaggi di allarmismo e di paura”.

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