ROMA – Sulla variante Omicron “bisogna attendere qualche settimana, i dati sono pochi e anche i casi italiani non sono particolarmente significativi”. Così il microbiologo Andrea Crisanti, in una intervista a ‘La Stampa’. Tuttavia “se fosse stata molto virulenta ce ne saremmo già accorti, ma è presto per esserne sicuri”. “Già da ottobre sappiamo che dal quinto mese cala l’efficacia dei vaccini. Per questo siamo in ritardo sulla terza dose”. Per completare i richiami “ci vorrà quasi un anno e nel frattempo si creerà un problema dovuto alla scadenza del Green Pass, ridotto giustamente a 9 mesi”, prosegue. “Molti andranno in giro con il certificato scaduto”. Sulla terza dose, Crisanti sottolinea come “i dati israeliani dicono che ripristinerebbe totalmente la vaccinazione, come minimo per sei mesi ma si spera di più”.
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