Covid: crollano tamponi ma tasso balza al 21,9%. Liguria verso l’arancio

Sono 61.046 i nuovi casi di Covid in Italia registrati nelle ultime 24 ore (ieri 141.262). A fronte, però, di "soli" 278.654 tamponi processati, un calo dovuto alla giornata festiva di Capodanno (il dato precedente, infatti, era di 1.084.295 test).

Foto Marco Alpozzi/LaPresse

ROMA – Sono 61.046 i nuovi casi di Covid in Italia registrati nelle ultime 24 ore (ieri 141.262). A fronte, però, di “soli” 278.654 tamponi processati, un calo dovuto alla giornata festiva di Capodanno (il dato precedente, infatti, era di 1.084.295 test). Tuttavia, sale prepotentemente il tasso di positività, attestandosi al 21,9% (con un aumento dell’8,9%). Il numero dei ricoverati nei reparti ordinari sale a 11.756 (+491 rispetto a ieri), quelli in terapia intensiva diventano 1.319 (+22 nel saldo tra entrate e uscite), con 104 ingressi del giorno (ieri erano stati 135). I decessi sono 133, contro i 111 del giorno precedente. E’ quanto emerge dal bollettino diramato dal ministero della Salute.

In questi giorni toccherà quindi fare i conti con gli eventuali contagi dovuti a cenoni e feste tra parenti e amici. Il primato del maggior numero di nuove diagnosi spetta alla Lombardia, con 10.425 casi. Seguono l’Emilia Romagna (9.090), il Lazio (7.993), la Toscana (6.367) e la Campania (5.192). Gli attuali positivi al Covid nel nostro Paese diventano quindi 1.070.537 di cui 1.057.462 a casa in isolamento.

Nelle ultime 24 ore i ricoveri in area medica e nelle terapie intensive sono aumentati in 8 Regioni: si tratta di Abruzzo, Sicilia, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Marche e Umbria. Lo rileva Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali su dati dell’1 gennaio.

In questo quadro in peggioramento, da domani altre quattro Regioni – Lombardia, Piemonte, Lazio e Sicilia – si tingeranno di giallo, andando ad aggiungersi a Marche, Veneto, Friuli Venezia Giulia, le Pa di Trento e Bolzano, la Calabria e la Liguria. Quest’ultima, però, si avvicina pericolosamente all’arancione: la percentuale dei ricoveri in terapia intensiva, infatti, ha raggiunto il 22% (+1%) laddove la soglia critica per il passaggio di colore è il 20%. I ricoveri in area non critica hanno raggiunto invece il 28% (+1%), laddove la soglia limite è del 30%.

I numeri crescono. Possibili anche i casi di re-infezioni, come conferma l’Iss: dal 24 agosto al 21 dicembre 2021, infatti, sono stati notificati 15.195 casi di reinfezione, pari allo 1,4% del totale. Una situazione dovuta alla sempre maggiore circolazione della variante Omicron, molto più contagiosa, che al 20 dicembre rappresentava il 21% dei campioni esaminati contro il 79% della Delta. Prevista per domani una nuova flash survey dell’Iss per capire l’attuale situazione e prendere eventuali provvedimenti. “Anche se i dati dei ricercatori inglesi mostrano che con Omicron i ricoveri sono ridotti a un terzo, un aumento marcato dei contagi avrebbe un impatto pesante sul sistema sanitario”, avverte Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico e primario del Bambin Gesù. Anche con sintomi meno severi un’ondata incontrollata porterebbe a una crescita di ricoveri e vittime”. E spinge sui vaccini: “le condizioni sono mature per l’obbligo”.

di Giusi Brega

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