Covid: dopo nuove misure pressing imprese per aiuti. Confcommercio: “Contenere l’impatto”

Dopo le nuove misure su super green pass e vaccini il mondo produttivo reagisce.

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse 14-07-2016 Roma Confcommercio. Convegno "Meno Tasse Meno Spesa. Binomio della ripresa" Nella foto Pier Carlo Padoan Photo Fabio Cimaglia / LaPresse 14-07-2016 Rome (Italy) Politic Confcommercio. Conference "Less Spending Less Taxes. Binomio of the recovery" In the pic Pier Carlo Padoan

MILANO – Dopo le nuove misure su super green pass e vaccini il mondo produttivo reagisce. E lo fa facendo presente le difficoltà dei diversi settori di imprese che con l’emergenza Omicron creano ancora tanta preoccupazione. Confcommercio chiede massima attenzione a contenere gli impatti organizzativi delle nuove regole per l’offensiva anti variante del Covid, e ricorda la necessità di un focus sul turismo sofferente. “In riferimento alle nuove disposizioni che estendono l’obbligo di green-pass ordinario anche per l’accesso a tutte le attività commerciali, occorrerà, dunque, contenere l’impatto organizzativo di un improprio ruolo di controllo e verifica da parte degli esercenti”.

Il bilancio di Cna Agroalimentare Piemonte per voce del presidente regionale di Cna Agroalimentare Giovanni Genovesio intanto è che “per quanto riguarda la distribuzione, ristoranti, strutture alberghieri e catering, siamo ancora in profonda crisi. E le feste si sono chiuse con -50% per ristorazione e -30% per alberghi.

Uiltrasporti tiene a ribadire che autisti e controllori Tpl non sono obbligati al controllo di mascherine e green pass perché “non ci sono norme che li obblighino”.

Un grido d’allarme arriva poi dal settore congressuale e degli eventi, a fronte dell’impatto della risalita dei contagi sul settore Congressi ed eventi aziendali che vengono annullati. Le aziende chiedono aiuto al Governo. “Le imprese del comparto che ha un indotto diretto sul Pil di oltre 36 miliardi di euro e che occupa 570mila addetti stanno fronteggiando una crisi senza precedenti che deve essere affrontata dal Governo con misure specifiche e a largo respiro temporale”, è l’appello della aggregazione delle associazioni del settore #Italialive che chiede “con estrema urgenza la convocazione di un tavolo governativo al quale sottoporre la richiesta improrogabile di misure di sostegno per le imprese della meeting industry. Riduzione contributiva, prolungamento della cassa Covid e contributi a fondo perduto sono alcune delle misure imprescindibili per non causare il fallimento di migliaia di imprese e il licenziamento di migliaia di lavoratori. E’ necessario che il sostegno del Governo continui in maniera strutturata e costante almeno sino al 2023”.

Si associa alla conta dei danni in una emergenza pandemica che non è ancora alle spalle anche l’Associazione nazionale Banqueting e Catering aderente a Fipe-Confcommercio. “Le imprese del catering e della ristorazione legata a matrimoni e ed eventi da due anni sono letteralmente impossibilitate a lavorare. Ecco perché i 60 milioni di euro di contributi a fondo perduto deliberati dal Ministero dello Sviluppo economico rappresentano una boccata d’ossigeno tanto preziosa quanto attesa. Questi 60 milioni sono necessari a coprire una parte delle perdite accumulate nel 2020, quando i fatturati delle imprese del settore sono crollati mediamente dell’85%”.

Confindustria Trento, per voce del presidente Fausto Manzana interpellato da LaPresse, accoglie bene le nuove misure: “Lo diciamo da sempre, non smetteremo certo di dirlo ora: il vaccino è la soluzione, per uscire dall’emergenza sanitaria e per sostenere la ripresa dell’economia. La stretta del governo e in particolare l’introduzione dell’obbligo per gli over 50 dunque è per le imprese una buona notizia”.

Ma non si fa attendere il commento del Codacons sulle nuove misure del governo Draghi contro l’impennata dei contagi. “Dopo l’approvazione dell’obbligo vaccinale per gli over-50, il consenso informato firmato dai cittadini che si sottopongono al vaccino anti-Covid deve essere modificato con urgenza, pena una raffica di ricorsi in Tribunale contro lo Stato Italiano”, è l’avvertimento della associazione consumatori.

Di Laura Carcano

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