Covid: è ancora boom di contagi, quasi 127mila con tasso di positività all’11%. Ok dell’Aifa a due antivirali

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse - Nella foto: Nino Cartabellotta, medico presidente della Fondazione GIMBE

ROMA – Ennesimo boom di contagi in Italia. Sono 126.888 i casi di oggi (ieri erano stati 98.020) che fanno registrare un nuovo drammatico record per il Paese. Le vittime di oggi sono state 156, ieri 148. Sono 1.226 (ieri 1.185) i pazienti in terapia intensiva in Italia (41 in più), mentre gli ingressi giornalieri sono stati 134. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari oggi sono stati 10.866, quindi 288 in più rispetto a ieri (10.578).

Un balzo annunciato già dal report della fondazione Gimbe, da cui è emerso che nella settimana di Natale si è registrato un incremento di oltre l’80% dei nuovi casi di Covid-19, una crescita del 20,4% di ricoverati con sintomi e del 13% di persone in terapia intensiva. Aumentati anche i decessi: dal 22 al 28 dicembre sono stati 1.024, con una media di 146 al giorno rispetto ai 126 dei 7 giorni precedenti(+16%).

“Da 2 mesi e mezzo – spiega il presidente Nino Cartabellotta si rileva un aumento dei nuovi casi, che nell’ultima settimana ha subìto un’impennata, superando quota 320mila, sia per l’aumentata circolazione virale, sia per l’incremento del numero dei tamponi”. Nella settimana tra il 22 e il 26 dicembre i nuovi casi sono stati 320.269 rispetto a 177.257 della settimana precedente. Crescono anche i casi attualmente positivi (598.856 rispetto a 384.144, pari a +55,9%), le persone in isolamento domiciliare (587.622 rispetto a 374.751, pari a +56,8%), i ricoveri (10.089 rispetto a 8.381) e intensive (1.145 rispetto a 1.012).

La media giornaliera dei nuovi casi è passata dai 27.199 del 22 dicembre ai 45.753 il 28 dicembre (+68,2%) e il rapporto positivi rispetto alle persone testate ha raggiunto il 37,8%, indicando che “in assenza del calo dei tamponi nei giorni festivi il numero dei nuovi casi sarebbe ancora maggiore”, spiega Cartabellotta. Questi dati “dimostrano una notevole crescita della circolazione virale, sia per l’espansione della variante Omicron, che per l’aumento dei contatti nel periodo delle festività, il cui impatto su ricoveri e decessi sarà visibile nelle prossime settimane”, conferma Cartabellotta.

L’aumento dei casi riguarda pressoché tutte le Regioni. Tra queste, il Piemonte che, dopo 28 settimane in bianco, da lunedì passerà in giallo: è infatti stata superata la soglia di allerta del 10% il tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva (16,2%) e la soglia del 15% quello dei posti letto ordinari (20,2%).

Nel frattempo è arrivato il via libera dalla commissione tecnico-scientifica dell’Aifa a due antivirali: il molnupiravir (la pillola della Merck) e il remdesivir (prodotto dalla Gilead Sciences) “per il trattamento di pazienti non ospedalizzati per Covid-19 con malattia lieve-moderata di recente insorgenza e con condizioni cliniche concomitanti che rappresentino specifici fattori di rischio per lo sviluppo di Covid-19 grave”.(LaPresse)

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