MILANO – È accusato di aver rilasciato falsi attestati di avvenuta vaccinazione così da far ottenere il green pass a no vax e a no green pass che si rivolgevano a lui anche da altre parti d’Italia. E’ finito agli arresti domiciliari un medico di medicina generale che opera nella provincia di Ascoli Piceno, a Grottammare, con le accuse di falsità ideologica e materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, peculato e truffa allo Stato.
Tra le ipotesi di reato anche la dispersione di vaccini anti-covid ricevuti dal servizio sanitario regionale. Il medico è stato posto ai domiciliari da Nas di Ancona insieme con i carabinieri della compagnia provinciale di Ascoli Piceno, a conclusione di una indagine coordinata dalla procura della Repubblica di Fermo, su disposizione del gip.
Tra le ipotesi dell’accusa anche il sospetto che il medico abbia buttato via i vaccini che fingeva di aver somministrato, inserendo nella piattaforma informativa del servizio sanitario i dati relativi a una vaccinazione contro il covid che, in realtà, non era mai avvenuta. In questo modo, i soggetti che si erano rivolti a lui, molti anche da fuori regione, riuscivano a ottenere il green pass.
L’indagine, nella quale sono stati eseguiti complessi accertamenti e incroci di dati, è partita da una segnalazione ricevuta dal Nas secondo la quale il medico consentiva a no vax e no green pass di ottenere la certificazione verde, certificando falsamente l’avvenuta vaccinazione che, invece, non avveniva.
Il monitoraggio dei carabinieri, fanno sapere gli inquirenti, ha fatto subito emergere il sospetto di anomalie nelle vaccinazioni che il sanitario avrebbe dovuto eseguire.
di Laura Pirone