MILANO – Aumentano, in valore assoluto, i medici che si sono vaccinati dopo essere stati sospesi: sono stati, sinora, 522 su 2178 sospesi ai sensi del decreto legge 44, quasi uno su quattro.
A comunicarlo, la Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, che riceve via via il flusso di dati dagli Ordini provinciali.
Attualmente restano sospesi per non aver ancora adempiuto all’obbligo vaccinale 1656 tra medici e odontoiatri. Sono 78, due in più rispetto alla settimana scorsa, su 106, gli Ordini che hanno notificato alla Federazione almeno una sospensione. Agli albi dei medici e degli odontoiatri sono iscritti, in Italia, 468000 professionisti.
“La notifica della sospensione comunicata dalla Asl al sanitario e all’Ordine, per la sospensione dall’Albo, si è dimostrata un pungolo efficace per indurre alla vaccinazione i colleghi che, per un motivo o per l’altro, non avevano ancora adempiuto all’obbligo – spiega il Presidente della Fnomceo, Filippo Anelli -. Per questo è importante che non si interrompa il flusso, e che tutte le Asl comunichino al più presto agli Ordini i nominativi dei medici non ancora vaccinati. E ciò, sia per evitare che, come sta ancora accadendo almeno in 28 province, i sanitari continuino a operare a contatto con i pazienti; sia per poter convincere a effettuarla i colleghi che, per varie motivazioni, hanno rimandato la vaccinazione. Ricordiamo ancora una volta che, vaccinarsi, per un medico, non è solo un diritto, per proteggersi dall’aumentato rischio di contrarre il Covid, ma anche un dovere etico e deontologico. Con una doppia valenza: quella di abbattere le possibilità di diventare veicolo di contagio per i suoi assistiti, soprattutto per i più fragili, e quella di dare il buon esempio”.
“Allo stesso modo, fondamentale è il ruolo dei medici, soprattutto di medicina generale, nell’informare i cittadini sull’utilità della vaccinazione, e nel rispondere ai loro dubbi e domande – conclude Anelli -. L’ 83,67 % degli over 12 ha completato il ciclo vaccinale, e il 37,43 % degli aventi diritto ha ricevuto la dose booster. Siamo in dirittura d’arrivo, non fermiamoci ora: tutti i cittadini hanno diritto a scegliere consapevolmente, con l’aiuto del medico. Il vaccino ci salva la vita: il medico ha il dovere di mettere a disposizione le sue conoscenze e competenze perché ogni cittadino riceva la miglior prevenzione e la miglior assistenza possibili”.
(LaPresse)