TRENTO – “Fino a qualche giorno fa non si riscontravano detenuti positivi al Covid poi tra i nuovi giunti sono stati riscontrati 5 casi”. Così a LaPresse Antonia Meneghini, garante dei detenuti di Trento, in merito all’evoluzione dei contagi che ha colpito anche la casa circondariale di Spini. “Dal 2019 manca una direzione esclusiva della struttura di Trento – aggiunge Meneghini facendo riferimento alla relazione presentata in consiglio provinciale sulle emergenze del carcere -. Dovrebbero esserci inoltre almeno 6 educatori mentre ce ne sono solo tre. Le unità di polizia penitenziaria dovrebbero essere 227 mentre oggi sono 140 e ultimamente sono scese di 15 unità. Tutto ciò concorre sia a rendere molto gravosa la gestione della casa circondariale sia a rallentare l’offerta trattamentale. Quanto al comparto medico, da ottobre è venuta meno l’assistenza sulle 24 ore, anche se ora l’azienda sanitaria provinciale conta di risolvere il problema”.
(LaPresse)