FIRENZE – “Lancio un appello affinché le Regioni e le Aziende ospedaliero-universitarie favoriscano con rapidità la possibilità che i cittadini possano entrare nella sperimentazione sugli anticorpi monoclonali” per la cura del Covid-19. Così Eugenio Giani, presidente della Toscana, a margine di una conferenza stampa a Firenze, parlando dei ritardi nella sperimentazione degli anticorpi monoclonali dovuti allo scarso numero di volontari.
“La Toscana – ha sottolineato Giani – ha fatto tutto il possibile. Infatti, delle sperimentazioni sui monoclonali il 70% di quello che è stato fatto è stato fatto in Toscana. Per la formalità delle norme impone una sperimentazione su tutto il territorio nazionale e la Toscana ed i toscani hanno già fatto quanto era loro possibile. L’appello lo faccio alle altre Regioni perché questo è un anticorpo Made in Italy, che quindi sarà importante in quanto, a differenza della vaccinazione, è uno strumento nostro e può davvero, nel momento in cui viene messo in produzione, avere in Toscana il primo punto di riferimento non solo nella somministrazione ma anche nella sperimentazione. In Toscana e in Italia perché la convenzione con la Tls l’ha fatta la Regione Toscana ma soprattutto il ministero della Sanità”.
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