ROMA – In Italia avanti con la terza dose: un ritmo alto che il governo sta sostenendo per anticipare quanto più possibile l’incremento dei contagi della variante Omicron. Una accelerazione che, alla data del 29 dicembre ha permesso di vaccinare “18.253.942 italiani pari al 58,8% della popolazione che ha ultimato il ciclo vaccinale da almeno cinque mesi”.
La situazione
Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha spiegato che “stiamo raggiungendo oltre 500 mila somministrazioni giornaliere. Con questo ritmo somministreremo oltre 15 milioni di vaccinazioni al mese ed entro marzo completeremo la somministrazione della terza dose. Sul totale della popolazione nazionale – ha continuato – il 78% dei cittadini è vaccinato con due dosi, il 10% circa, non ne ha avuta alcuna, il 30% ha già avuto la terza dose di richiamo”. Costa ha poi aggiunto che “non saremmo credibili nell’invitare a fare il richiamo se non fossimo convinti che il booster dà una maggiore protezione. I contagi aumentano, ma le conseguenze sono meno gravi. E gli scienziati ci dicono che è minore anche la possibilità di morire o finire in terapia intensiva – ha concluso – ma anche di contrarre la malattia”.
I dati
Ad oggi sono in totale “47.996.475 le persone che hanno ricevuto almeno una prima dose, pari all’88,8% della popolazione over 12. Il ciclo vaccinale completo è stato ricevuto da 46.305.667 persone, l’85,7% della popolazione con più di 12 anni di età”. E, dal prossimo 10 gennaio il richiamo potrà essere fatto “a partire da 4 mesi, e non più da 5, dopo il completamento del primo ciclo”.
Terza dose
Intanto la somministrazione del booster sarà estesa ai giovani tra i “16-17 anni e gli adolescenti fragili nella fascia 12-15. Le dosi sono somministrate a partire dal 27 dicembre”.