ROMA – Sulla strada delle riaperture arriva il turno delle discoteche: si punta a tornare in pista entro il 10 luglio e l’idea è di abbinare la ripartenza dei locali al green pass, che sarà pienamente operativo dal 1 luglio. Quello su cui ancora si lavora sono i dettagli del protocollo di sicurezza, che dovranno tenere conto di diversi fattori. Da una parte differenziare i locali al chiuso da quelli all’aperto; dall’altra decidere come risolvere il nodo mascherine. L’ipotesi più probabile è che la selezione all’entrata passi per il tracciamento, come accaduto per i ristoranti. E soprattutto per uno dei tre lasciapassare contenuti nel green pass, ovvero l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dal Covid o il tampone negativo.
Le discoteche
Sul punto il ministero della Salute attende le indicazioni del Cts che dovrebbero arrivare in tempi rapidi per permettere, forse già in settimana, di dare una data certa ai gestori delle discoteche, che dopo un anno di stop, sono sul piede di guerra. L’esperimento in discoteca a San Marino “è stata una beffa”, attacca Maurizio Pasca, presidente Silb-Fipe, parlando di “evidente volontà politica di azzerare il settore”. I gestori sono pronti ad adeguarsi al protocollo di sicurezza, per arrivare a locali ‘Covid free’, ma chiedono al Governo una data certa, a stretto giro. In caso contrario, si dicono pronti a riconsegnare le licenze.
La linea della Lega
Sul tema la Lega spinge sull’acceleratore a cominciare da Matteo Salvini, “soddisfatto che il tempo dia ragione alla Lega”. “Sono contento che il Cts dica che dalla settimana prossima le mascherine all’aperto si possono togliere – chiosa il leader del Carroccio -. che possano tornare al lavoro anche i gestori di sale da ballo e discoteche, che i giovani possano tornare a divertirsi”. Intanto il ministro del Turismo Massimo Garavaglia plaude all’iniziativa avviata dal suo collega di San Marino Federico Pedini Amati che definisce “una scelta coraggiosa, che dimostra come sia possibile organizzare eventi pubblici in piena sicurezza”.
Nell’attesa tutto è rinviato al Cts, che tornerà a riunirsi a breve. Sul tavolo una decisione che parte da dati confortanti senza dimenticare però che virus e varianti non sono ancora alle spalle. E che l’anno scorso proprio dalle feste agostane, partì l’impennata dei contagi di fine estate.
(LaPresse/di Alessandra Lemme)