Covid, la Sicilia in giallo punta sui vaccini per non passare in arancione

Questa mattina la Sicilia si è risvegliata in zona gialla dopo poco più di due mesi di assoluta libertà.

Foto Claudio Furlan/LaPresse

PALERMO – Questa mattina la Sicilia si è risvegliata in zona gialla dopo poco più di due mesi di assoluta libertà. Nemmeno il tempo di prendere confidenza con le nuove restrizioni che impongono l’uso della mascherina obbligatoria in pubblico e la presenza di massimo quattro commensali non conviventi nei ristoranti e dai dati dell’andamento settimanale della pandemia sull’Isola, lo spettro del passaggio in zona arancione si avvicina a grandi falcate. Basta un’incidenza settimanale che superi i 150 casi per centomila abitanti e il superamento delle soglie di ospedalizzazione del 20 per cento per le terapie intensive e del 30 per cento per i normali ricoveri. Bene, il primo dato, ovvero l’incidenza è ormai superiore ai 200 casi; mentre il tasso di ricoveri ordinari al 21 per cento e quello delle terapie intensive al 12,1 per cento. Ma soprattutto a preoccupare è la progressione delle ospedalizzazioni: nell’ultima settimana i nuovi ingressi in terapia intensiva sono stati 72 secondo l’ufficio di statistica del comune di Palermo che ha elaborato i dati della protezione civile.

Dall’ufficio statistico palermitano sottolineano come “sono aumentati i nuovi positivi, gli attuali positivi, i ricoveri (ordinari e in terapia intensiva), i nuovi ingressi in terapia intensiva e le persone decedute”. I 72 nuovi intubati a rischio vita per il Covid sono il 60 per cento in più di quanti ne sono entrati la settimana prima, quella di ferragosto.

In totale in Sicilia oggi ci sono 108 pazienti in terapia intensiva, il 92 per cento non vaccinato. Gli statistici sperano che le blande restrizioni della zona gialla rallentino almeno la progressione di contagi e ospedalizzazione altrimenti “con questo trend il superamento delle soglie arancioni avverrà nella seconda metà di settembre – prevedono gli analisti – con tutte le ripercussioni sull’economia, i trasporti e la scuola di ulteriori restrizioni”.

Cambiare abitudini di vita sociale, tornare ad avere timore del contagio e soprattutto vaccinarsi. Queste le tre direttive che la Regione Siciliana sta da giorni cercando di far passare fra i giovani e fra le centinaia di migliaia di non vaccinati ancora riluttanti ad immunizzarsi. Oggi per le strade di Palermo il passaggio dalla zona bianca a quella gialla si avverte appena. Soprattutto nei turisti italiani e stranieri ligi nel rispettare le regole. I palermitani la mascherina la indossano, ma sul gomito, probabilmente a tutela di qualche borsite.

di Francesco Patanè

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