MILANO – “Cresce, soprattutto tra i ragazzi, un senso di stanchezza e di mancanza di fiducia per il futuro. Siamo alla seconda Pasqua chiusi in casa e questo crea altro disorientamento. Ma non è il momento di abbassare la guardia, e di far venir meno quel senso di responsabilità dimostrato finora: perché i progressi registrati dalla campagna per i vaccini fanno finalmente intravvedere un orizzonte diverso che ci consentirà di tornare gradualmente alla normalità. In questo contesto sociale molto delicato, le forze di polizia continuano a svolgere un’attenta attività di vigilanza e per questo voglio ringraziare tutti gli uomini e le donne impegnati con professionalità nelle nostre città”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese in una intervista al ‘Messaggero’. Nei controlli nel week end di Pasqua saranno impiegati “70 mila donne e uomini in divisa”, “con specifici servizi programmati a livello territoriale – chiarisce Lamorgese – che riguarderanno, in particolare, le aree urbane più esposte al rischio di assembramenti, i parchi, i litorali più frequentati, le arterie stradali e autostradali, le stazioni ferroviarie, i porti e gli aeroporti. Proprio per la valutazione di tutti questi aspetti ho convocato per domani mattina al Viminale il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica”. Lamorgese sottolinea anche come “dall’11 marzo del 2020, le forze di polizia, insieme ai militari di ‘Strade sicure’ e alle polizie locali, hanno effettuato quasi 40 milioni di controlli alle persone, di cui 633 mila sanzionate. Nei primi tre mesi di quest’anno, le persone controllate sono state più 8 milioni con 107 mila sanzioni”.
“I ragazzi stanno pagando un prezzo molto alto – aggiunge il ministro dell’Interno – : in termini di assenza forzata dalle aule di scuola e delle Università, di riduzione degli spazi di socialità e della libertà di viaggiare per motivi di studio e di vacanza. In vista dell’estate, per limitare al massimo il contagio, c’è bisogno di uno sforzo straordinario: ora che è stato raggiunto l’accordo con le Regioni per l’utilizzo della rete delle farmacie, tra maggio e giugno dovremmo iniziare a vaccinare anche le classi di età dei più giovani che, notoriamente, si spostano e socializzano più delle altre”. Quanto all’ipotesi del ‘passaporto’ vaccinale a partire dal 15 giugno, Lamorgese spiega che “consentirà procedure più veloci alle frontiere – non sarà obbligatorio e sarà comunque utilizzabile anche da chi, in attesa del vaccino, si sottoponga al tampone molecolare prima dei viaggi all’estero. Credo che questo strumento, assicurando gli spostamenti in sicurezza, potrà contribuire anche alla ripresa del settore turistico così duramente colpito”.
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