MILANO – “Siamo vicini al picco. A metà luglio dovremmo averlo raggiunto”. È la previsione che fa Pier Luigi Lopalco, professore di Igiene e Prevenzione all’Università del Salento, in una intervista al ‘Corriere della Sera’. Lopalco si basa sull’osservazione “di quanto sta avvenendo nei Paesi in cui questa sottovariante di Omicron è arrivata per prima dando avvio alla rapida risalita dei casi. Inoltre abbiamo come riferimento quanto è avvenuto nelle ondate precedenti”.
“È una stagione strana, questa ondata è arrivata al seguito di altre due. Non l’aspettavamo, non così impetuosa. Ora l’incidenza è alta”, osserva Lopalco. Sul fronte delle ospedalizzazioni rileva che fra la popolazione “molti fra quelli che si stanno contagiando hanno vissuto altre infezioni, anche più di una, o si sono vaccinati o hanno la cosiddetta immunità ibrida, cioè oltre ad aver ricevuto le dosi hanno contratto il virus. In altre parole, non finiscono in ospedale”. Inoltre la popolazione “è sempre più resistente grazie all’immunità di comunità che si crea grazie alla minore intensità clinica del virus”. Lopalco ricorda che “il secondo richiamo è importante. Abbiate fiducia nel vecchio vaccino, non aspettate il nuovo che potrebbe arrivare in autunno. Il virus circola, non lasciamogli libertà, agiamo ora”.
(LaPresse)