MILANO – “Pur nell’incertezza che ancora esiste su Omicron, la comunità scientifica è concorde su due aspetti. Primo: è una variante molto più contagiosa e con ogni probabilità diverrà prevalente in tutta Europa. Secondo: il vaccino continua a dare una buona protezione dalla malattia grave anche rispetto a Omicron e, con la terza dose, si ripristina un soddisfacente grado di immunizzazione dal rischio di contagio. È quindi più che mai necessario correre con i richiami. Per questo insistiamo sulla necessità di dare subito la possibilità di ricevere la terza dose trascorsi 5 mesi dalla somministrazione della prima, così da accelerare il più possibile le tempistiche per la copertura di tutta la popolazione con il booster, inclusi i più giovani”. Lo dichiara la deputata di Italia Viva Lisa Noja, capogruppo in Commissione Affari Sociali.
“Al contempo – aggiunge Noja – occorre accorciare la durata del Greenpass a 6 mesi, così da creare un forte incentivo a tutti perché richiedano la terza dose. Inoltre, poiché ormai è chiaro che, insieme all’uso delle mascherine, il vaccino costituisce una condizione necessaria per uscire dalla pandemia, riteniamo che ora sia davvero più che mai indispensabile – sottolinea – avviare una seria riflessione sull’obbligo vaccinale per i luoghi di lavoro. Tutti luoghi di lavoro. Non ci sono ragioni giuridiche che impediscano di introdurre tale obbligo, che peraltro già esiste in ampi settori rispetto ad altri vaccini, come l’antitetanica”.
“Abbiamo il dovere di difendere la normalità riconquistata a tutti i costi. Questo richiede interventi decisi, tempestivi e chiari”, conclude.
(LaPresse)