PRAGA (Repubblica Ceca) – Le infezioni da coronavirus nella Repubblica Ceca hanno raggiunto un nuovo record, con 25.864 nuovi casi giornalieri, circa 3mila più del precedente record di venerdì. Il ministero della Salute ha precisato che il tasso d’infezione nel Paese è salito a 1.061 nuovi casi ogni 100mila residenti negli ultimi sette giorni, quasi il doppio rispetto a due settimane fa. Con l’aumento dei contagi, il governo ha preso in considerazione la vaccinazione obbligatoria per alcuni gruppi di popolazione, tra cui persone anziane, personale medico e militare, agenti di polizia. Poco più del 58% della popolazione ceca è completamente vaccinata.
Un’altra proposta allo studio è accorciare il tempo tra la seconda dose e quella di rinfrzo, da sei a cinque mesi. Il governo deve annunciare il suo piano, forse la prossima settimana. La nuova ondata colpisce il Paese in un momento di transizione politica, dopo le elezioni parlamentari di ottobre. Ad alcune misure del governo uscente del primo ministro Andrej Babis si oppone una coalizione di cinque partiti, pronti a formare un nuovo esecutivo. La coalizione rifiuta categoricamente qualsiasi vaccinazione obbligatoria. Per Vlastimil Valek, candidato alla carica di ministro della Salute, “non è una soluzione, divide solo ulteriormente la società”.
Il presidente Milos Zeman avrebbe dovuto nominare venerdì il leader della nuova coalizione, Petr Fiala, primo ministro designato, ma non è chiaro quando potrà accadere. Alcune nuove restrizioni rivolte alle persone non vaccinate sono entrate in vigore lunedì: non possono più mostrare test di coronavirus negativi per partecipare a eventi pubblici, recarsi in bar e ristoranti, visitare parrucchieri, musei e strutture simili, utilizzare hotel. La nuova coalizione ha detto di voler annullare quel limite.
(LaPresse/AP)