Cresce la curva dei contagi ma cala quella dei decessi e a inizio autunno la pandemia di Covid sembra davvero vicina alla fine, nonostante l’incidenza ancora alta (241 ogni 100 mila abitanti). Da oggi le mascherine sono obbligatorie solo nelle strutture sanitarie, mentre restano raccomandate sui mezzi di trasporto e in tutte le situazioni di assembramento in luoghi chiusi.
“I ricoverati sono pochi, si vede la fine della pandemia”, afferma il direttore generale dell’Istituto Spallanzani, Francesco Vaia, che contattato da LaPresse ricorda che al momento i ricoverati in area medica nell’ospedale romano sono 28 e 7 quelli in terpaia intensiva.
I casi più gravi “sono perlopiù ultrasettantenni con multipatologie”, spiega, evidenziando che l’attuale situazione “ci fa essere ottimisti” ed arriva grazie a “un’immunità ibrida dovuta ai vaccini e al contagio esteso”.
Intanto, nelle ultime 24 ore si registrano 33.876 nuovi casi Covid per un totale di 22.500.346 da inizio pandemia e 38 decessi per un complessivo di 177.130. Stabile anche il tasso di positività che rimane a 18,8% con 180.241 tamponi processati, mentre salgono le ospedalizzazioni: + 2 le intensive per un totale di 138 e 14 nuovi ingressi, +80 i pazienti nelle aree mediche per un complessivo di 4.181. Dopo la frenata di ieri tornano anche a salire gli attuali positivi al Covid in Italia: +14.205 in 24 ore per un totale di 456.149 di cui 451.830 in isolamento domiciliare.
Secondo i dati raccolti dall’Istituto superiore di sanità, crescono in particolare i casi tra i più giovani, tornati in classe da un paio di settimane. I contagi tra i ragazzi e le ragazze sono il 14,9%, mentre una settimana fa erano l’11,1%. Il 25% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nei bambini sotto i 5 anni, il 39% nella fascia d’età 5-11 anni, il 36% nella fascia 12-19 anni.
Sale sensibilmente la curva delle reinfezioni, che si attestano al 17,8%, quasi il triplo rispetto allo scorso anno: “Dal 24 agosto 2021 al 21 settembre 2022 sono stati segnalati 1.148.356 casi di reinfezione, pari al 6,4% del totale dei casi notificati nello stesso periodo – scrive l’Iss – Nell’ultima settimana la percentuale di reinfezioni risulta in aumento rispetto alla settimana precedente (17,8% contro il 15,8%)”.
Infine scende la percentuale di malati gravi, sebbene resti relativamente alta tra i non vaccinati, dove si registrano 2,7 terapie intensive ogni 100.000 abitanti, un numero quattro volte e mezzo più alto rispetto a quello dei vaccinati con dose booster (0,6 ricoveri per 100.000).
di Alessandra Lemme