MILANO – La variante giapponese “ci piace poco perchè assomma delle variazioni già ben note della variante inglese, e quindi con una presumibile capacità di aumento di contagio, e anche altre variazioni che vanno approfondite e potrebbero dare guai in termini di maggiore gravità della patologia”. Così Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano, a Rainews24.
(LaPresse)