ROMA – L’Italia si prepara a nuove restrizioni fino a maggio tra zone rosse e arancioni. All’orizzonte, dunque, e neanche troppo lontano, si prospetta un dopo Pasqua all’insegna del rigore almeno fino a quando la curva dei contagi non comincerà la fase di discesa che per ora, visto l’andamento con 3.700 ricoveri in terapia intensiva e i numeri ancora alti di nuovi casi e vittime, appare improbabile.
La scadenza
Per il 6 aprile è prevista la scadenza del Decreto. Il governo guarda avanti in previsione di nuove misure da adottare dal giorno successivo ma sembra ovvia l’ipotesi di una ulteriore proroga delle restrizioni con il rosso e l’arancione che coloreranno l’intera nazione “per non vanificare i sacrifici che stiamo facendo” ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza. Intanto domani come ogni venerdì si riunisce la cabina di regia per le valutazioni sui dati e le decisioni da prendere che entreranno in vigore lunedì 29 marzo.
Scuole
E’ probabile che si stia pensando alla riapertura, anche se al 50%, delle scuole. Sembra che il piano organizzativo sia già a buon punto grazie alla collaborazione con il ministero della Difesa. Regole ferree per la ripresa delle lezioni in fascia arancione, lezioni in presenza per materne ed elementari in fascia rossa. Queste le ipotesi al vaglio. Una necessità quella della ripresa delle lezioni fortemente abbracciata dall’ex coordinatore del Cts Agostino Miozzo all’Istruzione, una delle priorità indicate dal ministro Patrizio Bianchi. Secondo il programma previsto al rientro gli studenti così come i bimbi di nidi e materne, verranno sottoposti a tampone rapido che verrà ripetuto ogni sette giorni e in caso di positività sarà effettuato un molecolare a tutta la classe.