MACERATA CAMPANIA – Un focolaio di coronavirus alla stazione dei carabinieri. Il comandante Baldassarre Nero è ricoverato all’ospedale Cotugno di Napoli in condizioni piuttosto serie. E buona parte del personale è ugualmente positivo: sembra che solo due effettivi non siano infetti. Ovviamente, in questa situazione l’attività della stazione è compromessa e bisogna provvedere con personale di altre stazioni.
Il problema dei contagi in paese si ripropone con modalità preoccupanti: nei mesi scorsi, diverse volte il sindaco Stefano Antonio Cioffi è intervenuto invitando i cittadini alla prudenza e al rispetto delle norme dettate da Governo nazionale, Regione e Comune. In particolare, il primo cittadino ha criticato le persone che erano sottoposte a quarantena per disposizione dell’azienda sanitaria locale ma, a quanto pare, uscivano di casa senza rispettare questo obbligo e mettendo a rischio la salute dei concittadini.
E pochi giorni fa Cioffi ha limitato con ordinanza l’accesso agli uffici municipali, proprio per limitare il rischio di contagi. Fino al 9 aprile, quindi, l’accesso agli uffici municipali sarà consentito solo su appuntamento, da chiedere per telefono o per posta elettronica e soltanto per pratiche non espletabili a distanza. I responsabili di ogni settore possono stabilire che in un giorno della settimana il pubblico non sarà ricevuto, in modo da avere più tempo libero per sbrigare le pratiche. Gli utenti dovranno comunque indossare la mascherina, non accedere agli uffici in caso di temperatura corporea superiore a 37,5 gradi, igienizzare le mani, rispettare la distanza di sicurezza e sottoposti alla misurazione della temperatura.
Stesse precauzioni dovranno essere osservate dai dipendenti al lavoro in presenza, che dovranno inoltre pulire le superfici di lavoro, aerare i locali prima di ricevere nuovi clienti e disinfettare le attrezzature. I cittadini dovranno limitare l’accesso al Comune a casi di effettiva necessità e chiedere per via informatica i documenti e le informazioni. I responsabili dei settori del Comune dovranno assicurare il lavoro a distanza secondo le percentuali previste dalle norme in materia, assicurando comunque i servizi ai cittadini e alle imprese.
