Covid, Sant’Egidio: consentire le visite in Rsa, e permettere le uscite ai vaccinati

In attesa che vengano elaborate proposte concrete per il superamento della modalità 'residenziale' quale unica forma di assistenza fornita alle persone anziane più fragili della nostra società, la Comunità di Sant'Egidio avanza alcune proposte necessarie affinché "venga da subito superata l’attuale condizione di chiusura totale delle strutture"

Foto Filippo Ciappi/LaPresse

ROMA – In attesa che vengano elaborate proposte concrete per il superamento della modalità ‘residenziale’ quale unica forma di assistenza fornita alle persone anziane più fragili della nostra società, la Comunità di Sant’Egidio avanza alcune proposte necessarie affinché “venga da subito superata l’attuale condizione di chiusura totale delle strutture”.

“Che vengano consentite le visite ‘in sicurezza’ a parenti e volontari, attraverso la fornitura di dispositivi DPI all’ingresso e mediante l’effettuazione di tamponi; Che vengano considerate le maggiori fragilità degli ospiti che non hanno alcun legame familiare effettivo; che vengano predisposti spazi adeguati, interni ed esterni alle strutture, per consentire le visite con dignità ed in sicurezza; che le modalità di predisposizione delle visite siano ‘adeguate’ nella loro durata temporale (almeno 30 minuti) e negli orari stabiliti (mattina e pomeriggio); che venga consentito agli ospiti vaccinati l’uscita dalle strutture per effettuare visite mediche e, nel caso di ospiti autosufficienti, anche l’espletamento di necessità legate alle loro attività quotidiane interrotte da un anno; che vengano ripristinate le attività di riabilitazione e socializzazione; che venga effettivamente implementato un servizio di video-chiamate concretamente utilizzabile da tutti gli ospiti, anche da quelli parzialmente o non autosufficienti; che venga garantita la fruizione da parte di tutti gli ospiti dell’assistenza religiosa ove richiesta”.

(LaPresse)

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