Covid, sì di Fedriga al green pass: “Chiudere di nuovo farebbe sembrare inutile il vaccino”

L'intervento del presidente del Friuli-Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni

Foto Fabrizio Corradetti/LaPresse Nella foto: il Presidente della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga

ROMA – “Se torniamo a chiudere come se il vaccino non esistesse, in tanti si convinceranno che il vaccino è inutil. Green pass? Ben venga, se permetterà di riaprire gli stadi, le discoteche e i grandi eventi”. Così Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli-Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, intervistato dal Corriere della Sera. “Sono in arrivo i parametri definitivi per l’assegnazione dei colori alle Regioni. Il nostro documento è quasi pronto. I vaccini stanno funzionando molto bene contro la malattia grave e la media nazionale dei ricoveri è al 2%. In Friuli-Venezia Giulia abbiamo il dato più basso: nove pazienti nei reparti Covid e zero in terapia intensiva”.

“Non esiste una formula magica, c’è una campagna del governo e ci sono campagne mirate delle Regioni per raggiungere i soggetti a rischio. Noi stiamo inviando lettere agli over 60 che ancora non hanno aderito alla campagna vaccinale, spiegando perché è necessaria. Chi è contrario in assoluto difficilmente si lascerà convincere, ma c’è una fascia di indecisi ancora troppo condizionata dalle fake news: qualcuno è venuto perfino a dirmi che bisogna isolare per qualche giorno i vaccinati perché sono portatori del virus. Occorre contrapporre la verità alle bugie”.

“Anche qui serve equilibrio. Concordo con Salvini, il certificato non può essere richiesto anche per andare in bagno. Se l’aumento dei contagi è contenuto e le strutture ospedaliere tengono, può servire però alla ripresa dell’attività di discoteche, stadi, organizzazioni di grandi eventi”, spiega.

(LaPresse)

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