MILANO – Dopo oltre due mesi di zona bianca, l’Italia torna a tingersi di giallo: come da attese, è arrivata la conferma del cambio di colore della Sicilia a partire da lunedì. I principali cambiamenti riguarderanno le mascherine anche all’aperto e il limite di quattro persone al ristorante se non conviventi. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza con l’ufficializzazione del passaggio, sottolineando che “è la conferma che il virus non è ancora sconfitto e che la priorità è continuare a investire sulla campagna di vaccinazione e sui comportamenti prudenti e corretti di ciascuno di noi”. Intanto, dal Cts è arrivato il via libera alla proroga da 9 a 12 mesi della validità del Green pass, con sollievo di chi a breve lo avrebbe avuto in scadenza.
Questo mentre sono 7.826 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, in crescita rispetto ai 7.221 di giovedì, e 45 i decessi, a fronte di 43. Con 265.480 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore, cala il tasso di positività, che passa dal 3,3% a 2,9%, ma salgono ancora le ospedalizzazioni: 4.114 nei reparti ordinari, +55, e 511 in terapia intensiva, +8. La Sicilia, ça va sans dire, resta la regione con il più alto numero di nuovi casi, 1.681 nelle ultime 24 ore.
Sono 10, secondo il monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute, le regioni e province autonome che risultano classificate a rischio moderato, tra queste l’isola è l’unica “ad alta probabilità di progressione”. A livello nazionale scende, seppur di poco, da 1,1 a 1,01, l’indice di trasmissibilità Rt rispetto alla settimana precedente. Sale invece da 74 a 77 casi ogni 100mila abitanti l’incidenza del Covid. La circolazione della variante Delta, sottolinea l’Iss, è ormai largamente prevalente in Italia e dominante nell’Unione europea ed è associata a un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in altri paesi con alta copertura vaccinale. “Avremo un numero che aumenta di persone da seguire a casa e le corsie piene di non vaccinati, gravi, e dovremo ancora una volta riconvertire interi reparti a Covid e rimandare le cure ad altri pazienti che aspettano da due anni”, la previsione del microbiologo Guido Rasi, consulente del commissario Figliuolo.
“Data la situazione è importante continuare con grande intensità la campagna di vaccinazione e continuare anche a mantenere dei comportamenti individuali che siano ispirati alla prudenza”, l’invito del direttore della prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza. E intanto sono incrementati i vaccini nella fascia 50-59, che è all’80% circa in termini di prime somministrazioni/dose unica, mentre la fascia 60-69 ha superato l’85%. Si consolidano inoltre le percentuali delle fasce 70-79 e over 80, che si attestano rispettivamente al 90,2 e al 94,1%, e sono in netta crescita per tra i più giovani: per la fascia 12-15 hanno superato il 40%, nella fascia 16-19 il 67%. Trend positivo, poi, per il personale scolastico e universitario: secondo il report settimanale della struttura commissariale, nell’ultima settimana la percentuale di persone che ha ricevuto la prima somministrazione di vaccino o dose unica ha raggiunto quota 90,45%.
Di Silvia Caprioglio