MILANO – Conta che il Parlamento “prenda atto della necessità che sul tema del coprifuoco si facciano passi avanti e che il governo tragga da questo sostegno le risorse emotive per modificare un provvedimento che, com’è oggi, rischia di avere effetti solo negativi”. Parola di Giovanni Toti, presidente della Liguria e leader di Cambiamo, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’. “È ovvio, anche comprensibile, che dall’opposizione” Giorgia Meloni “abbia potuto calcare la mano su questo tema, ma il fronte favorevole a rivedere una misura che non ci sembra utile in questa fase è molto ampio, comprende tutto il centrodestra e non solo, visto che la Conferenza delle Regioni, guidate da esponenti di destra e di sinistra, ha dato parere unanime nel chiedere più flessibilità su questo punto”.
Ma secondo lei perché il governo è stato tanto rigido su questa misura? “Io non so se per troppa prudenza o per sottovalutazione del danno che avrebbe fatto mandare un messaggio contrastante come ‘si riapre, ma solo un pochino perché resta il coprifuoco’. Il rischio – sottolinea Toti – è che, riaprendo, un minimo di contagi in più si possano registrare, ma lo si corre a fronte del vantaggio di far ripartire settori come quelli della ristorazione o dello spettacolo che hanno sofferto enormemente la crisi. Se invece si agisce da una parte sola, e non si ascoltano le richieste – che non erano certo folli – di allungare l’orario alle 23 o 24 o concedere maggiori libertà laddove la situazione è più sotto controllo, non si ottiene nessun risultato”.
(LaPresse)
