MILANO – Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, si dice contrario a nuove chiusure che “farebbero danni gravissimi al Paese”, ma chiede una politica più restrittiva del green pass e dei tamponi e, se servirà, a misure “di contenimento” per i non vaccinati. Il governatore ligure ne parla in una intervista al Corriere della Sera.
“Purtroppo è possibile che serva qualche altra forzatura. Ma non sulla libertà di spostamento: non possiamo permetterci chiusure e stop”, afferma. In merito all’obbligo vaccinale, Toti spiega che “con oltre l’85% della popolazione vaccinata, non credo si possa imporre a una fascia di persone riluttanti un trattamento sanitario obbligatorio. Piuttosto, l’obbligo va previsto per le terze dosi per il personale sanitario e delle Rsa, e va fatto subito”.
“Chi si è vaccinato, proteggendo se stesso e la sua famiglia, ha diritto di vivere una vita normale. Chi no, con il tampone potrà solo accedere ad attività essenziali alla sopravvivenza: potrà lavorare, fare acquisti indispensabili (alimentari, farmaceutici) ma non frequentare luoghi dove mette a rischio la propria salute e anche quella altrui”, ha evidenziato.
Per Toti, occorre rivedere anche la durata del green pass legato al tampone. “Non possono valere 3-4 giorni, sono troppi, perché si può essere negativi nel momento in cui viene fatto ma positivi 48 ore dopo, con il rischio di contagiare gli altri – ha spiegato – Non è giusto mettere a rischio la collettività e creare intasamenti e drammatici rallentamenti dell’attività sanitaria che ancora, dopo due anni di Covid, stiamo scontando”.
(LaPresse)