Covid, vince la mediazione di Draghi: coprifuoco da subito alle 23, via il 21 giugno

Foto Filippo Attili / Palazzo Chigi / LaPresse

ROMA – Coprifuoco alle 23 da domani, con uno step intermedio a mezzanotte dal 7 giugno prima di essere cancellato completamente dal 21, primo giorno d’estate. E alcune riaperture anticipate, come quelle dei centri commerciali nel weekend – dal 22 maggio – delle palestre – dal 24 – e dei parchi a tema – dal 15 giugno, la cena al ristorante anche al chiuso che sarà consentita dal primo giugno, così come il caffè al bancone del bar, mentre i matrimoni ripartiranno sempre a metà giugno ma gli invitati dovranno avere il green pass e per il numero massimo bisognerà ancora sentire il Cts.

Dopo giorni di analisi, dati alla mano, il premier Mario Draghi arriva alla riunione della cabina di regia con i ministri competenti, i capidelegazione della maggioranza e il coordinatore e il portavoce del Cts con una proposta di mediazione irrinunciabile, che non scontenta nessuno o quasi pur garantendo quella gradualità da sempre invocata dal premier, convinto che si debba poter identificare gli effetti delle singole misure.

“La fiducia nella scienza e nelle sue evidenze è un faro irrinunciabile. I dati degli ultimi mesi hanno imposto scelte faticose, talvolta dolorose, oggi invece sono motivo di sollievo – scrive su Facebook il ministro della Salute Roberto Speranza – Iniziamo da subito portando il coprifuoco alle 23 già da domani e definendo un percorso di ritorno all’attività per diversi settori vitali per il nostro Paese”.

Presto tutta l’Italia sarà in zona bianca, festeggia il ministro pentastellato Stefano Patuanelli. Dal 1 giugno tocca a Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna, dal 7 anche anche Liguria, Abruzzo e Veneto. A palazzo Chigi parlano di “grande unità” nel corso della riunione della cabina regia durata, viene sottolineato, appena un’ora. Segno che, viene fatto notare, il confronto c’è stato ma “senza attriti”, e sul timing proposto si è trovata facilmente l’unanimità.

La Lega di Matteo Salvini, dopo settimane di pressing, si accontenta del risultato

“Soddisfazione nonostante le resistenze di qualcuno” spiegano dal Carroccio, per le nuove riaperture e per il superamento del coprifuoco, che nelle zone bianche sarà effettivo da subito anche se di fatto per l’abolizione completa tanto invocata dal leader si dovrà aspettare il 21 giugno.

“Su alcuni fronti invece, dalle piscine al chiuso ai matrimoni e alle discoteche, lavoreremo per anticipare riaperture e ripartenze”, viene sottolineato. Dal M5s conferma Stefano Patuanelli: “Giorgetti ha detto che il superamento del coprifuoco era un obiettivo della Lega, come lo era del M5S. Farlo in una o due tappe cambia poco, non ci sono state fughe da parte di nessuno anzi: rispetto al recente passato c’è stata una sostanziale unità”.

Nel frattempo si lavora, spiega il ministro delle Politiche Agricole, a rivedere il funzionamento del pass vaccinale: “Abbiamo chiesto e riflettuto sulla possibilità di ampliare le libertà per chi ha il pass vaccinale e allungarne la validità fino a un anno. Molto probabile che anche a livello europeo venga fatta una discussione”. Il tema c’è, assicurano dal governo, anche se bisognerà far coincidere le decisioni con quelle dell’Ue per evitare disallineamenti.

Scontenta, invece, Giorgia Meloni. “Il Governo Draghi respinge ancora una volta la proposta di Fratelli d’Italia di abolire subito e completamente il coprifuoco. C’è ben poco da gioire sulla scelta dell’esecutivo di limitarsi ad allentare solo un po’ il guinzaglio che ha stretto al collo degli italiani”, scrive su Facebook assicurando che che “Fratelli d’Italia non asseconderà mai questi provvedimenti che ledono le libertà costituzionali”.(LaPresse)

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