ROMA – Secondo il bollettino quotidiano diramato dallo stato maggiore ucraino ci sono state “bombe sull’ospedale pediatrico a Mykolaiv”, colpiti anche gli alloggi civili e le strutture mediche. Al termine sono stati rinvenuti morti e feriti, compresi bambini. Il bollettino prosegue con le truppe russe che hanno effettuato “attacchi a Mykolaiv con le munizioni a grappolo vietate dalla convenzione di Ginevra”.
Appello all’Onu
Intanto il presidente ucraino Zelensky ha informato che in merito alle stragi sui civili che i soldati russi hanno perpetrato a Bucha con esecuzioni di massa, “si rivolgerà al Consiglio di sicurezza dell’Onu”, mentre il presidente americano Biden ha dichiarato che “Putin va processato per crimini di guerra”,. Mentre si prepara il quinto pacchetto di sanzioni contro Mosca che verrà esaminato nella giornata di domani dagli ambasciatori Ue. Il nostro Paese fa sapere che “non porrà veti”, mentre Germania e Austria frenano sullo stop a Gazprom.
Russi in ritirata
Secondo l’intelligence britannica “le forze ucraine hanno ripreso il controllo di zone chiave nel nord dell’Ucraina dopo aver impedito alle truppe russe di raggiungere i loro obiettivi e averle costrette a ritirarsi da aree intorno a Chernihiv e al nord di Kiev. E’ probabile che continuino combattimenti a bassa intensità in alcune parti delle regioni riprese, ma ci sarà comunque una riduzione significativa durante la settimana, dato che le forze russe rimanenti sono in ritirata”. E, secondo il Centro di controllo del ministero della Difesa russo, Mikhail Mizintsev le forze ucraine hanno bloccato l’evacuazione degli stranieri da Mariupol: “Dobbiamo dire che un’operazione umanitaria organizzata e preparata completamente da noi per salvare i residenti e i cittadini stranieri è stata di nuovo bloccata” mentre “i combattenti ucraini hanno colpito con i mortai il corridoio umanitario durante il cessate il fuoco”