Crisi di governo e giri di valzer. Trenta: “Non mi fido più della Lega”. Renzi elogia Berlusconi

Mentre il premier Conte si prepara al verdetto in Senato, continua il toto-alleanze per il prossimo governo. Il ministro Trenta (M5S) avverte sulla Lega, Renzi invece elogia Berlusconi

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto Luigi Di Maio, Matteo Salvini

ROMA – Il premier Giuseppe Conte si prepara al verdetto in Senato, e intanto i partiti provano a costruire alleanze per un futuro governo. Martedì il presidente del Consiglio dopo le comunicazioni a Palazzo Madama sulla crisi di governo, dovrà aspettare il voto sulle risoluzioni presentate dai gruppi politici. Se dovessero avere esito negativo dovrà recarsi in Quirinale per rassegnare le dimissioni. Se il Presidente Sergio Mattarella dovesse constatare che tra Lega e Movimento 5 Stelle la rottura è insanabile, e che non ci siano altre maggioranza possibili (tra M5S e Pd ad esempio), potrebbe indicare un governo ‘di garanzia’ per accompagnare il Paese fino al voto.

Trenta: “Non mi fido della Lega”

La frattura tra Lega e M5S sembra ormai insanabile. A confermare la tensione sempre più alta sono le parole del ministro della Difesa Elisabetta Trenta. “Con il leader della Lega mai più”, così in una intervista a ‘La Stampa’ ha spiegato che non tornerebbe con la Lega e che la politica dei porti chiusi non funziona: “Io penso che chi ha tradito una volta, tradirà di nuovo. E che quella della Lega sia una porta che non vada riaperta”. Con il Pd la porta è sempre più aperta: “Non saprei. In questo momento serve silenzio e tempo per trovare una soluzione. Ho assoluta fiducia nel Presidente Mattarella e nella capacità di negoziazione del premier Conte”, ha concluso.

Renzi sorride a Berlusconi

L’ex segretario del Pd Matteo Renzi prosegue con la sua ricetta per uscire dalla crisi. Se da un lato tende la mano al M5S, dall’altro sorride a Silvio Berlusconi. Renzi spinge per un ‘governo istituzionale’, senza chiudere a Forza Italia per le prossime elezioni. “Abbiamo sempre criticato Berlusconi, ma non avevamo ancora visto un Salvini che chiede pieni poteri, pretende la convocazione del Parlamento, attacca Paesi alleati, sottrae competenze a ministri o addirittura al Colle. In Ue è un appestato come Le Pen, mentre Berlusconi ha una casa politica centrale. Di fronte alla sguaiata schizofrenia di Salvini, il Cavaliere è un rassicurante uomo delle istituzioni”, ha detto Renzi.

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