Crisi e ripensamenti. Di Maio: “Salvini pentito, ma ormai la frittata è fatta”. Il leghista: “M5S e Pd insieme? Patto della mangiatoia”. Delrio possibilista: “Serve intesa alla tedesca”

Il vicepremier dei 5 Stelle: Salvini ha innescato la crisi perché stavamo per togliere le concessioni ai Benetton e stavamo per tagliare 345 parlamentari che lui non vuole tagliare più

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse Nella foto Luigi Di Maio

ROMA – E’ una litania continua. Di Maio prosegue nell’attaccare Salvini: stavolta lo accusa di essersi pentito ma “oramai la frittata è fatta”. Le parole arrivano in risposta al ministro degli Interni che ieri a Castel Volturno è sembrato tendere una mano agli ex alleati per un eventuale rimpasto di governo.

Da Salvini, impegnato nella conferenza stampa nel casertano, erano giunti segnali di distensione verso l’ex alleato dei 5S Luigi Di Maio  con una frase che lasciava intendere che da parte sua la volontà di rivedere certe cose c’era: “Il mio telefono è sempre acceso”, ribadendo, però che “abbiamo bisogno di sì, un governo con ministri del sì”.

Di Maio a muso duro

Legge un certo pentimento Di Maio nella frase del leghista: “Salvini ora è pentito, ma ormai la frittata è fatta –  scrive su Facebook –  ha fatto tutto da solo, per tornare dopo nemmeno 24 ore nelle braccia di Berlusconi. Ognuno è artefice del proprio destino. Buona fortuna!”. Poi aggiunge sulla risposta di Salvini a Conte (Me lo dica in faccia): “Siamo al paradosso. Parla lui, che in faccia a noi non ha mai detto nulla. Parla lui, che ha mandato tutto all’aria senza una motivazione, annunciando la crisi di governo da uno stabilimento balneare dopo essersi preso due settimane di ferie”. 

Di Maio con Conte

“Il 20 agosto noi ministri del Movimento 5 Stelle – ha sostenuto il vicepremier grillino – saremo al fianco di Giuseppe Conte in aula per sostenerlo contro la sfiducia della lega. Li aspettiamo al varco! Ha aperto una crisi che rischia di far aumentare l’Iva a milioni di famiglie e che potrebbe mandare a casa migliaia di lavoratori: non riesco ad approvare il decreto per fermare chiusura di Whirlpool a Napoli e altre questioni pendenti”.

Gli attacchi

Di Maio è tornato a commentare anche la gestione, da parte del leader del Carroccio, della crisi di governo: “Lo ha fatto solo per il consenso. Lo ha fatto per qualche sondaggio? Non solo. Anche perché stavamo per togliere le concessioni ai Benetton e stavamo per tagliare 345 parlamentari che lui non vuole tagliare più”. E sull’immigrazione: “È facile fare i duri a parole. Duro devi esserlo nella vita e con chi se lo merita, non con dei bambini. Se stai al governo e sei un ministro di questa Repubblica devi essere duro con i colossi e con le multinazionali che sfruttano il nostro Paese e i cittadini. Devi essere duro con Autostrade ad esempio, dopo che 43 persone innocenti hanno perso la vita perché un ponte gli è crollato sotto i piedi. E invece la Lega hanno passato un anno a difenderla Autostrade… “. 

La poltrona

“Salvini – ha proseguito il capo politico dei 5 Stelle – giorni fa aveva tuonato siamo pronti a dimetterci tutti, vedrete… Sono passati 5 giorni ma stanno ancora tutti lì attaccati alla poltrona. Deve far comodo, evidentemente, avere l’auto blu e i voli di Stato mentre si fa campagna elettorale nelle spiagge”. 

Salvini

Su una possibile ipotesi di governo Pd-M5S, Salvini è stato chiaro: “Sventeremo con ogni mezzo possibile un nuovo sciagurato patto della mangiatoia e dell’invasione. Farò tutto quello che è umanamente e democraticamente possibile perché Renzi e la Boschi non governino più”.

Gian Marco Centinaio

E da parte del ministro dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio, arriva un monito e un chiaro suggerimento:  “Noi dei messaggi li abbiamo lanciati ma le risposte dei M5s sono sempre state aggressive, allora sentiamo che cosa ha da dire Conte. Io consiglierei a Salvini di aspettare il 20 agosto”.

Possibilista su un’intesa tra dem e grillini è l’ex ministro Delrio: “Ciò che serve – ha detto il cattolico di centrosinistra – però è un accordo alla tedesca, come Cdu e Spd, una cosa scritta. Ci si mette a sedere, si tratta, si analizza ogni punto per il bene del Paese, convocando le menti migliori, per dare un’impronta diversa. Questo Paese – ha aggiunto il politico parlando con Radio Capital – finora è stato ossessionato da argomenti che non hanno portato bene, come l’immigrazione. Mi fa piacere che Conte ne abbia preso atto”.

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