MILANO – Crisi, Maroni: “Salvini sbaglia non ritirando i ministri, spero non faccia la fine di Renzi”. “Salvini secondo me ha fatto bene, non poteva più andare avanti e voleva nuove elezioni, ma ha scelto agosto prendendo tutti di sorpresa, anche me”. Così Roberto Maroni, ex segretario federale della Lega Nord, ai microfoni de ‘Il mattino di Radio 1’ commenta la crisi di governo. “Doveva però fare una mossa che non ha fatto – prosegue Maroni -, cioè ritirare la delegazione dei ministri, così non avrebbe dato modo a Pd e Movimento 5 Stelle di fare un’alleanza che probabilmente riusciranno a fare. E’ stato probabilmente un errore. Io sono amico di Salvini, mi auguro non faccia la fine di Renzi. Mi auguro invece che si vada alle elezioni ma temo non sarà così”.
In merito alla leadership all’interno della Lega, Maroni precisa: “Non vedo problemi di leadership per Salvini. Ci sono stati momenti di maggiore difficoltà, ma quando un leader è forte trova sempre il modo di gestire queste situazioni. Giorgetti era ed è fedelissimo di Salvini, è stata una decisione condivisa, ne sono certo”.
Sulle parole di Conte rivolte a Salvini, Maroni rimarca: “Mi aspettavo un attacco del genere, un attacco anche personale. Salvini ha cercato di evitarlo sedendosi accanto a lui, cercando di fargli pressione psicologica, però il rapporto personale si è rotto definitivamente. Non so se Conte abbia già concordato di andare a Bruxelles a fare il commissario europeo, immagino di sì perché un attacco così duro vuol dire chiudere la possibilità di un nuovo governo guidato da lui”.
Infine, sui possibili scenari per un prossimo esecutivo, Maroni parla di “un governo magari guidato da una donna, proprio come dice Luigi Bisignani, che è sempre ben informato sugli affari romani”.
(LaPresse)