ROMA – Poco prima dell’inizio ufficiale della consultazioni Matteo Salvini ha partecipato all’assemblea dei deputati leghisti alla Camera. La linea della Lega è sempre la stessa: voto, il prima possibile. E così, mentre Pd e Movimento iniziano a mandarsi segnali per trattare, il leader leghista inizia a fare opposizione. O campagna elettorale.
Salvini: voto subito, pronti a una manovra da 50 miliardi
Salvini ribadisce la propria linea: voto subito. “Gli altri in queste ore parlano di posti, di poltrone. Noi di manovra, di come tagliare le tasse e aiutare gli italiani”. La posizione della Lega è ambivalente, validia sia per una eventuale opposizione che per l’inizio di una campagna elettorale. “Abbiamo una manovra coraggiosa, non solo per scongiurare l’aumento dell’Iva. Una manovra di 50 miliardi con taglio delle tasse”. E poi il rimbrotto nei confronti del Movimento 5 Stelle e Luigi Di Maio: “Con Pd sparisce taglio dei parlamentari”.
Gli scricchiolii nella Lega
Qualcosa scricchiola nella Lega? E’ presto per dirlo. Certamente Giancarlo Giorgetti, uomo forte ed eminenza grigia del Carroccio, più volte ha rimproverato al suo segretario la strategia adottata prima, durante e dopo la crisi di governo. Oggi i due hanno fatto pace in favore di telecamere a Roma, sorridendo insieme. Ma tra le fila della Lega c’è malcontento. Le contraddizioni, i malumori accumulati in questi mesi di governo e nei giorni della crisi potrebbero esplodere se la strada del voto anticipato dovesse essere abbandonata per sempre. Staremo a vedere.