Crollo alla Vela Celeste, Scampia prega per Mya e Patrizia

NAPOLI – Due morti e cinque feriti gravi. Tra loro due bambine. Mya e Patrizia, 4 e 7 anni, anime innocenti precipitata nel vuoto per il crollo del ballatoio al terzo piano della Vela Celeste. Anime innocenti che lottano per la vita all’ospedale Santobono. Le loro condizioni sono gravissime. Dal nosocomio pediatrico filtrano notizie che nessuno vorrebbe mai apprendere. Probabilmente Mya e Patrizia stavano giocando sul passaggio pedonale quando si è verificato il cedimento. Il loro mondo è crollato insieme al ballatoio. Sono ricoverate in rianimazione con prognosi riservata. Mya è sottoposta ad intervento neurochirurgo per il monitoraggio della pressione intracranica. Presenta emorragia subaracnoidea, fratture della teca cranica e versa in condizioni cliniche gravissime, con prognosi riservata. Patrizia è arrivata in ospedale con una frattura infossata cranica e un grave edema cerebrale. E’ stata sottoposta ad intervento di craniectomia decompressa e impianto di sensore per il monitoraggio della pressione intracranica. Attualmente è emodinamicamente instabile e versa in condizioni cliniche gravissime con prognosi riservata.

Altre tre piccole pazienti, di 10, 2 e 9 anni, hanno riportato lesioni ossee importanti e sono attualmente ricoverate in ortopedia. Una per un trauma maxillo facciale con grave frattura infossata della sinfisi mandibolare e con frattura di femore esposta, un’altra con frattura chiusa del terzo distale dell’omero sinistro, l’ultima con frattura dell’omero sinistro scomposta prossimale. Sono state stabilizzate e saranno sottoposte in giornata a intervento chirurgico ortopedico. Le ultime due, di 2 e 4 anni, hanno riportato contusioni multiple con interessamento splenico, trauma cranico non commotivo e contusioni polmonari bilaterali, ricoverate in chirurgia d’urgenza sono state stabilizzate e, al momento, non presentano indicazioni chirurgiche. “E’ stata una corsa contro il tempo fin da quando stanotte sono arrivate al pronto soccorso.

Le due bambine adesso sono in rianimazione, monitorate e vigilate. Dobbiamo aspettare almeno 72 ore per capire gli esiti di questo brutto incidente in cui sono state coinvolte. Le prossime ore saranno determinanti per capire l’evoluzione clinica che ad oggi non si può assolutamente prospettare”, ha detto a LaPresse Daniela Schiavone, direttore medico di presidio dell’ospedale pediatrico Santobono. “Sono rimaste schiacciate e hanno riportato un trauma cranico da schiacciamento molto grave, sono arrivate con fratture del cranio diffuse multiple che hanno portato poi a un edema cerebrale. Si è dovuto agire immediatamente in nottata nella sala operatoria di neurochirurgia dove hanno subito gli interventi necessari per decomprimere e assicurare una sopravvivenza. Ora, prima di 72 ore, è impossibile fare una prognosi. La medicina ha fatto tanto e qui ci sono professionisti in gamba, ma quello che deve aiutare in questi momenti sono la speranza e la fede nel fatto che le piccoline possano avere la forza di vivere, e devo dire che in loro l’ho vista”.

Le altre bambine ricoverate al Santobono non sono in pericolo di vita: “Altre quattro bambine sono in ortopedia e hanno avuto numerose lesioni e fratture, ma sono vigili e le stanno operando. Altre due piccoline sono in chirurgia hanno riportato contusioni e lesioni ma non sono chirurgiche e sono in osservazione”, ha spiegato Schiavone. Scampia prega per le sue bimbe. Per le sue figlie. Le bambine ferite sono tutte imparentate tra loro. Lunedì sera si trovavano sul ballatoio insieme ai familiari. Insieme a Roberto Abbruzzo e a Margherita Della Ragione e alle altre persone finite in ospedale. E’ a loro che, ieri pomeriggio, gruppi di preghiera del quartiere e dell’area nord hanno rivolto i pensieri. E’ a loro che tutta Napoli sta pensando, senza soluzione di continuità, da ormai due giorni.

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