NAPOLI – Parla l’avvocato Antonio Cirillo, il legale delle famiglie dei quattro ragazzi di Torre del Greco deceduti a causa del crollo del viadotto di Genova. Nella tragedia hanno perso la vita Giovanni Battiloro, Antonio Stanzione, Matteo Bertonati e Gerardo Esposito. “Quello che è accaduto è qualcosa di grave – dice Antonio Cirillo – non è stato un ‘semplice’ incidente autostradale. Dobbiamo scoprire cosa è accaduto negli ultimi 20 anni, i meccanismi della privatizzazione di un bene pubblico oggi gestito da una società per azioni, quindi a scopo di lucro”.
La prima denuncia contro Società Autostrade
Loro, quelli che avevano in gestione il ponte della morte, dicono che non devono nemmeno chiedere scusa, “perché chiedere scusa sarebbe come riconoscere una nostra responsabilità”. Intanto arriva la prima denuncia da parte delle famiglie delle vittime: lo annuncia ai lettori di Cronache l’avvocato Cirillo, legale delle famiglie dei quattro ragazzi di Torre del Greco morti nel crollo del ponte Morandi di Genova. “Porteremo in tribunale Società Autostrade” dice l’avvocato, consapevole di trovarsi di fronte ad una corazzata potente e piena di soldi che sarà sicuramente capace di schierare, dentro e fuori le aule di tribunale, pool di avvocati e super esperti tecnici.
“Non vogliamo i loro soldi”
Per far valere la propria forza economica, quelli di Autostrade (società controllata dalla famiglia Benetton) hanno già messo sul piatto un ricco fondo per le vittime: “Ma a noi – dice l’avvocato Cirillo – quei 500 milioni di euro di cui parlano per un risarcimento non interessano. Con i miei assistiti non ne abbiamo proprio parlato”. Non vogliono i soldi, vogliono giustizia. Vogliono che chi ha causato la morte dei loro figli venga condannato. Nel sonoro che vi proponiamo c’è una parte dell’intervista rilasciata dall’avvocato Cirillo a Cronache: l’edizione integrale delle sue dichiarazioni la trovate nell’edizione cartacea di Cronache di Napoli in edicola oggi, 20 agosto 2018.