CASAPESENNA (gt) – Stamattina l’arresto cautelare per camorra. Ma Cronache, nel 2013, è stato costretto a pagargli 25mila euro a titolo di risarcimento. Succede anche questo. Giuseppe Inquieto ha considerato “diffamatori” alcuni articoli apparsi nel dicembre 2011 sul quotidiano. Diffamatori perché quei pezzi, nel riportare la notizia della cattura di Michele Zagaria “davano conto del fatto che nei mesi precedenti il ‘boss’ si sarebbe nascosto in un covo al di sotto del suo negozio di Aversa”. La notizia, però, fu dichiarata falsa da Inquieto: l’imprenditore sostenne che nulla e nessuno in seguito alla perquisizione eseguita il 19 novembre del 2010 fu rinvenuto ai fini investigativi nei propri locali. Come risarcimento, rispettando un’ordinanza emessa dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere (sezione civile), Cronache gli ha versato 25mila euro oltre agli interessi legali e al doversi fare carico delle spese ‘di lite’. Succede anche questo. A cinque anni di distanza da quel verdetto, Giuseppe Inquieto oggi risulta indagato per aver partecipato al clan dei Casalesi (fazione Zagaria). E tra i compiti che avrebbe assunto all’interno della cosca anche quello, sostiene la Procura distrettuale, di aver favorito “la latitanza di Michele Zagaria”. Di quel boss che mai avrebbe trovato rifugio nei suoi locali di Aversa. Il gip Federica Colucci, accogliendo la richiesta della Direzione antimafia, ha ordinato il suo arresto.