Morte Cucchi, cinque medici a processo. Il procuratore: serve una nuova perizia

Stefano Cucchi
Foto Roberto Monaldo / LaPresse

ROMA (gt) – Arrestato per droga nell’ottobre del 2009 e morto una settimane dopo in ospedale. Processi su processi hanno cercato di far luce sulla scomparsa di Stefano Cucchi. E in corso, ora, c’è il terzo (in Appello) a carico di cinque medici: si tratta del primario Aldo Fierro dell’ospedale ‘Sandro Pertini’, a giudizio con i dottori Flaminia Bruno, Luigi De Marchis Preite, Stefania Corbi e Silvia Di Carlo. Arcibaldo Mille, procuratore generale, ha chiesto alla Corte di affidare ad un consulente una nuova perizia per verificare l’ipotizzato collegamento tra “le condotte colpose già accertate” e il decesso di Cucchi.

I giudici della Corte d’Assise di secondo grado (seconda sezione, presieduta da Tommaso Picazio) decideranno a metà maggio se accogliere o meno l’istanza dell’accusa, valutando così una potenziale riapertura dell’istruttoria dibattimentale. L’iter a carico dei medici nel 2013 si chiuse in primo grado con una condanna. Successivamente tutti gli imputati furono assolti in Appello. La Cassazione rispedì gli atti alla Corte di secondo grado che confermò l’assoluzione. E ancora gli ‘Ermellini’ vollero un nuovo processo. La parola fine, quindi, non è stata ancora scritta. Definitivamente concluso con un’assoluzione, invece, l’iter a carico degli agenti penitenziari precedentemente incriminati per aver avuto responsabilità nella morte di Stefano Cucchi.

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