Partire da piccole azioni quotidiane per cambiare il nostro stile di vita e salvaguardare l’ambiente. Possiamo fare tanto per la Terra, ad esempio scegliendo strumenti e materiali ecocompatibili. Nel concreto possiamo adeguare gli spazi in cui viviamo all’etica ecologista: riducendo gli sprechi, scegliendo con attenzione i materiali e inquinando meno. Una delle stanze senza dubbio più utilizzate è la cucina. Stare ai fornelli, mangiare, pulire le stoviglie e conservare i cibi sono operazioni che nascondono una serie di insidie dal punto di vista ambientale. Ecco qualche suggerimento per vivere la cucina in maniera green.
Acqua di cottura e luffa
Per ridurre lo spreco d’acqua è meglio lavare i piatti in lavastoviglie a pieno carico. Ma se laviamo i piatti a mano seguiamo una serie di indicazioni utili al pianeta. Riutilizziamo l’acqua calda che abbiamo usato per cuocere la pasta, che è ricca di amido e minerali che svolgono un’azione pulente. Poi scegliamo materiali ecologici come saponi e detersivi non inquinanti e al posto delle spugnette tradizionali la luffa. La luffa è un vegetale, parente di zucca e zucchine, che una volta essiccato può essere usato come spugna per i piatti (ma anche per il corpo o il viso). Al contrario delle spugnette classiche in materiale sintetico è completamente biodegradabile. In commercio ci sono anche altre alternative come le spazzole in legno per i piatti con un manico fisso e le setole intercambiabili, oppure le spugne per i piatti in fibra di bambù.
VETRO E STOFFA
L’attenzione ai materiali in cucina è fondamentale. Non bisogna mai usare piatti, bicchieri o posate in plastica, evitare sempre l’impiego di stoviglie e contenitori monouso. Se avanza del cibo è meglio conservarlo in barattoli di vetro con il coperchio, oppure in altro contenitori lavabili. L’importante è evitare il più possibile l’uso di pellicole e fogli di alluminio. In commercio si trovano anche dei fogli in tessuto trattati con cera vegetale che sono lavabili, riutilizzabili e facili da modellare con le mani. E’ meglio bere acqua del rubinetto ma se la acquistiamo scegliamo quella in vetro, il vuoto a rendere, in modo da ridurre notevolmente la quantità di spazzatura. A tavola apparecchiamo con tovaglioli in tessuto: si lavano in lavatrice e non occupano il cestino dell’umido.
Caffè sì ma dalla moka
Negli ultimi anni si è diffusa la moda delle macchine per preparare il caffè, con i chicchi macinati suddivisi in cialde e capsule monoporzione. Un trend che sta uccidendo lentamente la Terra per l’enorme quantità di immondizia che ne deriva. In Italia su circa un miliardo di capsule vendute all’anno, a finire in discariche e inceneritori è l’equivalente 12mila tonnellate. Una follia antiecologica. Se vogliamo aiutare il nostro pianeta usiamo la moka e acquistiamo il caffè nelle confezioni più grandi, almeno da 250 grammi. La busta è riciclabile e inquina molto meno delle porzioni singole.