Cuneo, madre e figlio panettieri morti per una fuga di monossido di carbonio

Una donna di 78 anni e il figlio quarantenne sono morti nella loro panetteria di via Umberto I a Torre Mondovì (Cuneo) per un'intossicazione da monossido di carbonio

Foto Ufficio Stampa Vigili del Fuoco / LaPresse

MILANO – Una donna di 78 anni e il figlio quarantenne sono morti nella loro panetteria di via Umberto I a Torre Mondovì (Cuneo) per un’intossicazione da monossido di carbonio. A dare l’allarme, intorno alle 8.45, è stato un nipote che lavorava nel negozio. Al suo arrivo, la saracinesca era ancora abbassata e non era riuscito ad aprirla. L’uomo è andato sul retro del negozio e da una finestra ha notato i corpi di madre e figlio distesi a terra. Nonostante l’intervento rapidissimo del 118, dei vigili del fuoco e dei carabinieri, per i due panettieri non c’è stato nulla da fare. Ad ucciderli, con ogni probabilità, è stata una fuga di gas dal forno nel quale stavano cuocendo il pane. Le indagini per approfondire l’accaduto sono in corso.

Le vittime dell’intossicazioine sono i titolari dell’Alimentari Panetteria Manuello, Bruno Manuello, di 47 anni, e la madre Ernesta Boglio, di 78 anni. Il monossido di carbonio che li ha uccisi, da quanto emerge dai primi accertamenti, è fuoriuscito dal forno a gas utilizzato per cuocere il pane. A trovare madre e figlio privi di sensi, oltre al nipote, è stato un cliente che intorno alle 9, l’orario di apertura, doveva ritirare la spesa in panetteria. Sul posto, oltre al 118 e ai vigili del fuoco, sono arrivati anche i carabinieri, personale dello Spresal , il Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, e il medico legale.

(LaPresse)

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