Cuneo (LaPresse) – Inizialmente si era pensato ad una rapina finita male, ma gli investigatori ora sono arrivati ad un’altra conclusione. Roberta Personi, trovata morta il 26 giugno scorso a Govoni (Cuneo), nella sua casa, sarebbe stata uccisa dal marito Arturo Moramarco. Per questo motivo i carabinieri del comando provinciale di Cuneo lo hanno arrestato. I dettagli dell’indagine saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che avrà luogo alle ore 11 di oggi presso il comando compagnia carabinieri di Alba.
A Ciampino un uomo ha primato tentato di uccidere la moglie e poi si è suicidato
Ha aggredito la moglie, l’ha picchiata fino quasi a ucciderla, accoltellandola alla gola. Poi si è gettato dal terzo piano dell’appartamento in cui viveva con la vittima, a Ciampino, vicino a Roma.
E’ successo all’alba in via Francesco Baracca: la donna é stata ricoverata in codice rosso al Policlinico di Tor Vergata e sottoposta a un delicato intervento chirurgico. L’uomo è morto subito dopo esser precipitato sul terrazzo del garage della palazzina.
Secondo una prima ricostruzione, l’aggressione sarebbe avvenuta al culmine di una lite tra i due coniugi, 37 anni lei, 42 lui, sposati da 4 anni. L’uomo l’ha colpita più volte prima di tagliarle la gola con un coltello e gettarsi dalla finestra subito dopo, lasciando la moglie agonizzante a terra.
La donna è riuscita a chiedere aiuto a una vicina: aveva il volto tumefatto per le botte ricevute e la profonda ferita alla gola non le permetteva di parlare. Trasportata in ospedale, è entrata in sala operatoria poco prima delle 7 e ne è uscita quattro ore dopo.
Ancora ignote le cause del raptus del marito che non aveva precedenti penali a suo carico. I due non avevano figli, e non sembravano avere problemi o difficoltà: lei si era trasferita da Catania, lui, romano, lavorava nel settore delle assicurazioni. Una giovane coppia come tante, fino all’orrore che polizia e soccorritori si sono trovati davanti dopo la chiamata arrivata alle 5.45 di oggi.
In mattinata la polizia ha effettuato i rilievi nell’appartamento della coppia e sentito le testimonianze dei vicini dei due coniugi, compresa la donna che per prima ha soccorso la ragazza. Solo nei prossimi giorni gli inquirenti potranno sentire la versione della giovane che resta in prognosi riservata.